Pale eoliche a Villore: forse sì, forse no
MUGELLO – La questione della realizzazione di un parco eolico sul crinale del Giogo di Villore va aggiornata. Un nuovo capitolo su questo progetto, dettato dalla politica metropolitana, fortemente influenzata da quella fiorentina, e ispirato dai nuovi inquilini nel governo nazionale, deve essere scritto. Riepiloghiamo con un sottotitolo, con l’aria di una lirica dell’incertezza: forse sì (si farà), forse no (lo si terrà nel cassetto). Voci e opinioni tratte dall’incontro fra Vittorio Sgarbi, sottosegretario al Ministero della Cultura, e il sindaco metropolitano Dario Nardella.
Iniziamo ricordando come l’iter procedurale del progetto delle pale eoliche a Villore, conclusosi qualche mese fa, abbia avuta l’autorizzazione della Regione Toscana nonostante il parere contrario e il ricorso avverso, tutt’oggi pendente, della locale Soprintendenza (tramite il Ministero della Cultura). E diciamola tutta, i toni e i modi espressi dalle parti in causa, hanno evocato, più che una normale dialettica istituzionale, un regolamento di conti fra gerarchie pubbliche, una sorta di picca e ripicca. Così da perizie tecniche contrapposte, correlate ad una ridda di pareri legali, alcuni immemori dei dettami costituzionali, non poteva che venir fuori un duello tutto ideologico fra branchie della stessa amministrazione pubblica. Ma prima di tutto ciò, c’era stata la legittima contestazione di una bella fetta di popolazione, certo critica ma affatto incosciente verso i problemi energetici che gravano sulla sostenibilità energetica del pianeta.
Infatti, il nodo della diatriba non è quello di dividersi, come viene detto e professato dai soloni del “sì” in ogni caso come simbolo di progresso, fra innovatori contro i retrogradi ambientalisti. Già perché, far passare certe soluzioni pseudo innovative, come indispensabili ed insostituibili, per risolvere il problema, non è una pratica accettabile.
Piccolo ripasso sulle regole. Citiamo la nostra Costituzione, per tanti “la più bella del mondo”, all’art. 9 laddove “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”. Precisando come questo articolo sia stato integrato recentemente, con L.Cost. 11 Febbraio 2022 a decorrere dal 9 Marzo 2022. Sicché un pilastro costituzionale.
Ebbene, recentemente, secondo quanto riportato in un articolo sul quotidiano La Nazione, dall’incontro fra Vittorio Sgarbi, neo sottosegretario al Ministero della Cultura, e Dario Nardella, sindaco metropolitano è emersa una apertura a riconsiderare la disciplina degli impianti eolici e fotovoltaici. Vittorio Sgarbi resta, indefesso, rigidamente ancorato alla sua visione della questione ed ha ripetuto: “è inutile andare a infierire su territori di pregio sia dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico, preferendo invece per i nuovi impianti eolici e fotovoltaici zone industriali dismesse, degradate e comunque già edificate.”. Punto, rimarcato.
Dario Nardella, da parte sua, non ha fatto alcun accenno all’eolico, ed ha precisato: “Ho ribadito la mia posizione, ovvero quella di favorire l’installazione degli impianti fotovoltaici superando il problema delle autorizzazioni da vincolo paesaggistico. La proposta che ho fatto è quella di eliminare questa autorizzazione per tutte le aree industriali o degradate anche se su quelle aree c’è un vincolo paesaggistico preesistente”. Non è, questa, una dichiarazione di poco conto.
Sicché, senza giri di parole si coglie come ciò contrasti con la visione “vento in poppa” del presidente regionale Eugenio Giani e della politica locale. Seguiremo gli eventi. Pale eoliche a Villore? Forse sì, forse no.
Gi.Fr.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 Dicembre 2022
BASTA !!!!! chi è contrario dimostri che non usa energia che inquina, chi è contrario non usi solo slogan, chi è contreario si scaldi con legna e si muova con cavalli, accenda le candele e non le luci e , ovviamente, non usi piu’ i telefoni… allora potrà dire qualcosa !!!! BASTA !!!!
E’ l’ora di farla finita di opporsi a l’eolico di Villore , le pale eoliche sul crinale di Villore non danno noia a nessuno non ci sono residenti che ne subiscono conseguenze negative , gli oppositori sono mai stati su quel crinale ?
certo che NO , gli oppositori sono tutta gente che non hanno mai messo piede a Villore .
Lorenzone della Gratella
Io vedo benissimo il crinale di Villore da casa mia, e pensare che una fila di pale alte 170 m vada persino a sovrastare il vicino monte Lavane, la cima principale dell’area, è veramente un qualcosa di aberrante che devasterà il paesaggio tosco-romagnolo…