Parla il proprietario del B&B che ha vinto la causa con l’Autodromo del Mugello: “Il giudice mi ha dato solo un contentino”
SCARPERIA E SAN PIERO – Il Mugello Circuit è il primo autodromo in Italia che viene condannato per il troppo rumore (articolo qui). Le immissioni che arrivano al B&B Villa Savelli, la casa bianca con la torre che si trova sul colle di fronte alla curva dell’Arrabbiata, superano i limiti di legge. Il proprietario Nicola Giacobbe e la sua famiglia, dopo quarant’anni che possiedono l’immobile e dopo aver cercato, a detta loro, qualsiasi possibilità di incontro e di accordo amichevole con la dirigenza dell’autodromo mugellano, hanno deciso di ottenere giustizia tramite il tribunale di Firenze che, con sentenza 721/2017, ha dato loro ragione.
Signor Giacobbe, ci racconti un po’ la storia. Io sono qui a Villa Savelli da 40 anni, e specifico non l’Aia di Poggio Savelli, come erroneamente era stato capito da qualcuno, che invece appartiene ad Alfredo Frosini. Io ho fatto i lavori per rimettere a posto la struttura, ho speso tantissimi soldi. Né con la Ferrari prima né con l’attuale direttore ho avuto modo di parlare per il problema dei rumori. Non mi ha voluto ricevere e anzi mi è stato detto: “Lei neanche doveva aprirlo il B&B”. Io ho una villa con 40 camere con bagno, non avrei dovuto aprire una struttura ricettiva? Non trovando un accordo amichevole, ho portato l’autodromo in giudizio. Ma prima di farlo, avevo inviato lettere in cui informavo su tutta la questione dei rumori di Villa Savelli. Nessuno di loro mi ha mai cercato per dirmi: “Vediamo, facciamo”. Il direttore non mi ha voluto ricevere. Io che dovevo fare? Stare qui, confinante, sentire i rumori, pagare le tasse e stare zitto? Non mi sembrava una cosa normale. E il giudice mi ha dato ragione.
Perché le ha dato ragione? Durante il processo è intervenuto un ingegnere acustico per fare una perizia sui rumori. Ha messo i sensori nelle camere e intorno alla struttura, rilevando che ci sono 100 decibel dentro casa mia.
E quindi l’autodromo è stato condannato a pagarvi una somma per questo? C’è una legge nazionale che dice che i vicini o comunque coloro che fanno rumore non possono oltrepassare dei limiti che nel mio caso sono stati superati.
Ma non bastava mettere dei pannelli fonoassorberti? Era quello che chiedevo all’autodromo, di mettere pannelli, infissi o qualcosa che mi permetta di dormire in casa mia, ma non è stato possibile. Perché volevo parlare con il direttore? Non per qualcosa di diverso. Sono quaranta anni che dico, chiedo, ma se non mi ascoltano, sono costretto ad andare dal giudice. Che mi ha dato ragione, ma mi ha dato “delle caramelle”, un contentino, il minimo che poteva dare. Io a Villa Savelli ho speso 2-3 milioni di euro per ristrutturarla, e ricevo per la sentenza solo 5.000 euro a persona residente, non per i clienti, niente per quelli che vengono a dormire e sentono i rumori come chi ci abita.
Ma mi chiarisca questi 5.000 euro a persona come vengono erogati? Sono per una cifra annuale per ognuno dei cinque residenti. Per questo dico di avere delle “caramelle”. Ditemi cosa me ne faccio di 5.000 euro a persona residente l’anno, con le tasse che devo pagare per la villa. Non ci pago neanche quasi l’Imu.
Però, permetta, lei di sicuro ha un guadagno importante indirettamente dall’autodromo, per tutto l’afflusso di gente che porta, clienti che si rivolgeranno anche a lei che è proprio accanto. No. Glielo spiego. Negli anni ’90 io volevo fare un albergo qui, una casa per anziani, ma il comune di Scarperia non mi ha dato il permesso di fare nulla. Ho fatto un B&B che è una struttura che si può aprire senza particolari concessioni, lo possono fare tutti con le ultime leggi. Io dovevo rientrare di un po’ di soldi per pagare le tasse correnti, che sono tante.
Sì, ma nei giorni in cui l’autodromo viaggia, più o meno è attivo tutto l’anno e sono tutti giorni in cui viene sicuramente prodotto rumore, voi ricevete tanti clienti dall’autodromo, no? Anche solo dai tre giorni di MotoGp… Ci stavo arrivando. Io fatturo 30-40mila euro l’anno. Tolti i costi, mi dica quanto rimane. L’autodromo quando piove o è inverno resta chiuso. Io posso aprire da aprile, ma ad ogni cliente che arriva devo dire che ci sono rumori nella sua stanza, il quale può decidere per questo anche di non restare.
Quindi adesso che cosa farà? Farò io l’appello alla sentenza, perché il giudice mi ha dato poco. Però voglio precisare questo: sono ancora aperto a parlare con la dirigenza dell’autodromo per trovare soluzioni diverse al tribunale.
Massimo Mugello
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 aprile 2017
ci sta che se ha veramente chiesto da 40 anni di dialogare col circuito poi uno si incazzi,però non mi torna proprio che lui incassi solo 40 mila euro all’anno cioè avrebbe solo 1000 ospiti in un anno con una struttura di 40 camere dove ha speso 3 milioni di euro per ristrutturarla…..o è scemo o fà il furbetto….spero che anche la guardia di finanza si interessi…….
ho fatto il tuo stesso calcolo.
Ho dato una scorsa ai commenti su TripAdvisor e la maggior parte si beano della vicinanza al circuito. La camera singola a giugno è data a 100€, il che significa che una doppia costa almeno 120-130€. Moltiplicato 40 stanze fa 4000€ al giorno. Se anche solo la metà fosse piena per un mese intero farebbero 60.000€.
Il gestore quindi mente sulle lamentele dei suoi clienti, delle quali non c’è quasi traccia; mente sui suoi guadagni (d’altro canto se uno stende 3 milioni per ristrutturare un edificio e poi ci guadagna meno di 20mila € l’anno, è un pessimo imprenditore).
Semplicemente cerca di succhiare soldi da qualcuno e farsi pubblicità. Spero che tutti gli appassionati di motori snobbino questo b&b e facciano realmente capire a questo signore qual’è la fine dei furbi.
io ci sono stato per una giornata di prove libere rossocorsa, quindi la domenica notte , che oltretutto pioveva a dirotto . noi abbiamo preso 3 stanze, da quel che ho visto la mattina a colazione ne avevano impegnate altre 4/5 per 60 euro noi a camera, ovviamente tutti “piloti” o accompagnatori . trovo molto strano che questo signore, peraltro lo staff e’ gentilissimo , abbia a che ridire con chi gli procura i maccherono nel piatto …. il circuito rende bene dalla fine di febbraio alla fine di ottobre diciamo , e’ letteralmente una gallina dalle uova d’oro … io avrei persino allestito una navetta per agevolare piloti e accompagnatori … (avrei allestito anche una bisteccheria …. )
Se non fosse vero (e quindi terribilmente grottesco) sarebbe un’ottima barzelletta. Tralasciando di fare i conti in tasca al proprietario, mi sembra ridicolo che una persona acquisti una villa adiacente ad uno degli autodromi più importanti del Mondo, per farne una residenza per anziani.
Non solo…
Apri un B&B e ti lamenti del rumore, poi fai causa all’autrodromo… e vinci…
Speriamo che non si “sveglino” i romani per fare causa al Vaticano che con le campane li tiene svegli….Solo in Italia.
Che pagliaccio. Non doveva fare un b&b ma vendere e trasferirsi se voleva una casa di riposo o una villa silenziosa. Oltretutto sputa nel piatto dove mangia, vivrà di chi va all’autodromo. E noi Italiani come stato gli dobbiamo pure dare 5 mila euro a testa all’anno? Come dire che se sei nato coglione postato ti deve risarcire. Vergognati e devolvi quei soldi in beneficienza se ti resta un briciolo di amor proprio. Per il resto chi va all’autodromo dovrebbe partire dal boicottaggio, ma delle belle sgasate notturne sotto le finestre di questo parassita dello stato sarebbero un bel contrappeso al suo succhiarci i soldi dalle tasche.
Ma un b&b come può avere 40 stanze?La legge regionale sul turismo non riguarda Scarperia?Ma di cosa stiamo parlando?
Vorrei sapere dal titolare del B&B come fa ad avere un B&B di 40 stanze, visto che la normativa della Regione Toscana lo limita a sei camere e dodici posti letto.
“Articolo n. 55 Affittacamere
1. Sono esercizi di affittacamere le strutture composte da non più di sei camere per clienti, con una capacità ricettiva non superiore a dodici posti letto, ubicate nello stesso appartamento, nelle quali sono forniti alloggio e, eventualmente, servizi complementari.
2. Gli affittacamere possono somministrare, limitatamente alle persone alloggiate, alimenti e bevande. Gli affittacamere che oltre all’alloggio somministrano la prima colazione possono assumere la denominazione di bed & breakfast.”
5.000 per 5 persone all’anno fanno 25.000 euro.
Che li investa in panelli fonoassorbenti e tutti i suoi problemi finiscono. Giusto o no?