Paterno, Vaglia. Med Link: “In una settimana portiamo via i sacchi”, il Comune: “Poco credibile”
L’impegno di Piero Raciti, amministratore delegato della Med Link, l’azienda di Aulla a cui sono attribuiti parte dei rifiuti depositati in maniera abusiva nella ex Cava di Paterno, è chiaro: dopo aver concluso le contro analisi commissionate al loro consulente il Dottor Iacopo Tinti, che diranno con esattezza il tipo di materiale contenuto, riescono in una settimana a portare via i sacconi di Polverino 500 Mesh.
“Noi siamo fiduciosi che si tratti di materiale non pericoloso, e che sia possibile riutilizzarlo in alcune lavorazioni” dice Raciti volendo anche sottolineare di come la Med Link sia stata anch’essa danneggiata da questa vicenda, seppur avendo dato piena disponibilità di farsene carico, ribadendo per altro di voler chiudere questo capitolo il prima possibile.
Il Sindaco Leonardo Borchi di Vaglia si dichiara molto stupito da quanto dichiarato dal Raciti perché la Med Link aveva assicurato di presentare un progetto di rimozione e smaltimento dei sacconi accumulati nel piazzale della ex cava entro fine gennaio, ma niente al momento è stato depositato in Comune, e afferma: “La promessa di portare via il materiale entro sei giorni, mi sembra a dir poco ottimistica”. Della stessa opinione sembra essere il Corpo Forestale dello Stato, in quanto presso la ex cava sono in via di svolgimento i campionamenti richiesti dalla Procura, e le due operazioni insieme sarebbero di difficile gestione.
Rincara la dose Riccardo Impallomeni, Assessore all’Ambiente del Comune: “I rifiuti sono classificati come ‘speciali pericolosi’. Dovrebbero essere fatti campionamenti e poi un progetto di smaltimento da sottoporre ad Comune e ad Arpat, un processo che a dir poco richiede un paio di mesi, non certo sei giorni”.
(Fonte: La Nazione)
© Il filo, Idee e notizie dal Mugello, febbraio 2015