Il Pd borghigiano, la candidata Becchi, i contrasti, le elezioni. Intervista alla segretaria Giorgia Baluganti
BORGO SAN LORENZO – Giorgia Baluganti, ormai da due anni, è la giovane segretaria del Pd di Borgo San Lorenzo. Questi primi mesi del 2024 per un segretario di partito sono intensi, visto che le elezioni comunali si avvicinano. L’abbiamo intervistata.
Faticoso fare la segretaria del Pd di Borgo, vero? Anche perché le beghe e i contrasti non mancano…
Sì è faticoso, ma anche bello. E posso dirlo? Sono convinta che stiamo lavorando in una direzione costruttiva. A cominciare dall’individuazione del candidato sindaco: Cristina Becchi è la prima candidata sindaco donna, a Borgo San Lorenzo per il Partito Democratico, per il centrosinistra. Il nostro è un circolo attivo, che in questi anni ha fatto iniziative, si è mosso, ha parlato di temi, locali e nazionali, dal salario minimo alla sanità pubblica ai trasporti.
Come siete giunti alla candidatura di Becchi?
Ascoltando la comunità. Abbiamo seguito il percorso compiuto nella gran parte dei comuni toscani. Avviando una serie di consultazioni vere, sia all’interno del partito che all’esterno: abbiamo ascoltato assessori e consiglieri uscenti della maggioranza sia del gruppo PD che le liste civiche, membri dell’assemblea, e poi associazioni di categoria, sindacati… Per due mesi ci siamo aperti al nostro interno e alla società civile… un ascolto che prosegue. Ci son state critiche e apprezzamenti, e abbiamo avuto l’occasione di toccare con mano le varie realtà che ogni giorno vivono e operano nel nostro territorio e le loro esigenze. Il nostro percorso ha dato indicazioni precise, anche in termini di apprezzamento del lavoro svolto dall’amministrazione, con richieste di miglioramento su alcuni temi. L’indicazione di Cristina Becchi è stata spontanea: è un profilo di esperienza, soprattutto per quanto riguarda la partita dei fondi del PNRR: si tratta di oltre 20 milioni di opere da iniziare e realizzare entro il 2026, su cui non si può improvvisare. Poi, se si parla di iscritti, è arrivata una lettera firmata da più di 100 iscritti del Circolo a suo sostegno. Lo ribadisco: dalle associazioni di categoria, dal 70% dei dirigenti, e da oltre il 65% degli iscritti, è arrivata una forte indicazione a favore di Becchi.
Però avete rifiutato di fare le primarie, come richiesto a gran voce dalla minoranza del partito, che ha raccolto anche qualche centinaio di firme…
Sulle firme, mai consegnate a noi, pare ci fossero anche persone fuori Borgo… Sarò chiara: abbiamo avviato un percorso vario ma l’indicazione forte e univoca convergeva sulla persona di Cristina Becchi. E allora perché sottoporre il partito a uno stress di pesante divisione, aprendo le porte a un regolamento di conti? Perché siamo onesti: c’è chi voleva utilizzare lo strumento delle primarie, che ricordo è il più famoso degli strumenti previsti dallo statuto ma non certo l’unico, sfruttando anche – come già accaduto – il voto di avversari del Pd, per imporre al Pd un candidato “alieno”. Un candidato che, guarda caso, non avendo ottenuto quello che voleva, molto “democraticamente”, dopo l’esito legittimo di una votazione in linea con lo statuto, si è fatto promotore di una lista contro il Pd.
Il nostro percorso è stato lineare e aperto, e ha rispettato totalmente le procedure previste dai regolamenti del nostro partito. Non c’è stata alcuna forzatura. E lo dimostra anche il fatto che i livelli superiori del Pd, metropolitano e regionale, hanno avallato la decisione presa, senza spendere una parola a favore della pretesa di fare le primarie.
Dicci qualcosa del candidato…
Cristina Becchi ha le qualità per guidare Borgo San Lorenzo. Ha ormai un’esperienza vasta, conosce bene la macchina comunale; autorevole e credibile, sa prendere decisioni ma soprattutto sa ascoltare le persone, senza tirarsi indietro nei momenti difficili e affrontando in pieno viso le critiche, come dimostrato in questi anni nei settori che ha seguito, a cominciare dalla scuola e dalla cultura. Negli ultimi tempi è stata anche delegata a seguire quella che al momento è la parte più importante del nostro comune, l’attuazione dei progetti finanziati dal PNRR.
Cristina farà bene, lo so, e porterà un’energia nuova e anche un approccio suo nella gestione comunale. Perché le riconosco soprattutto una cosa: mette avanti a tutto il bene e l’amore per il suo paese e per la sua comunità, e ce la metterà tutta. E con lei tutta la squadra.
Ma a una parte della sinistra del Pd borghigiano Becchi non piace. Tanto da promuovere una lista alternativa…
Posso essere onesta? Mi dispiace.
Ma per due ordini di motivi: il primo, perché arriva da chi dopo due anni se n’è andato dimettendosi sui social senza sentire la necessità di coinvolgere la sua comunità, dal nulla e in un momento drammatico per la nostra amministrazione, tra il Covid e le difficoltà nel riaprire e tenere aperte le piscine, a cui si aggiunge la scelta aventiniana di non prendere mai parte alla vita di partito (oltre qualche post sui social, intendo). Criticare sì, partecipare e condividere neanche per idea. Abbiamo tentato un percorso comune, durato mesi, coinvolgendo i livelli metropolitano e regionale, incontri che si chiudevano con un nulla di fatto, finanche attacchi personali.
Il secondo, è che si vuol mascherare una lista civica di sinistra con una lista civica che nasce “contro qualcosa” e per “denunciare la mancanza di spazio nel PD”. Lo spazio c’era, eccome: sono state tante le mani tese, il gruppo di lavoro (poi disatteso), la segreteria in cui non si è mai voluti entrare, le proposte di partecipazione più varie, con il solo obiettivo di mandare avanti insieme la comunità politica di cui facciamo parte: tutto rifiutato. Chi racconta il contrario sa di farlo. La nostra è una comunità che si è data delle regole: ma la comunità non si tira in ballo solo quando fa comodo. E non si porta via il pallone perché le regole non piacciono più.
Le liste civiche sono un esempio straordinario di partecipazione per me, quando nascono per creare e costruire, non per dar sfogo al livore. Ma questa lista è nata in una riunione in cui pare non sia emerso un solo tema, addirittura si è ribadito che la critica non è alla corrente amministrazione, ma al partito democratico. Quindi il problema sono i nomi? Ancora, dopo il 2014? E meno male che le primarie non sono divisive.
Con questo, davvero, auguro buon lavoro a tutti. E torno a pensare al lavoro in corso, alle nostre proposte. Ne abbiamo tante, e non vediamo l’ora di iniziare a parlarne con chi vorrà condividere un pezzo di strada con noi.
Ma ora con gli iscritti Pd che sosterranno apertamente questa lista o vi si candideranno, che accade?
Come dicevo, il nostro partito ha delle regole. Dar vita a una lista contro il PD non è consentito. Saranno i nostri organismi di garanzia a intervenire.
Come pensate di condurre l’imminente campagna elettorale?
Insieme. Può sembrare retorico, ma so che sarà così, perché conosco Cristina. Una campagna elettorale fondata sull’ascolto e il dialogo, persona dopo persona. E il lavoro sarà insieme: alla candidata, a tutta la squadra, alla coalizione, dai partiti alle forze civiche.
C’è qualcosa che, tornando indietro, non rifareste?
Dobbiamo migliorare e aumentare la comunicazione: le scelte da fare spesso sono difficili, come difficili sono i percorsi che portano ai risultati. Spiegare il grigio richiede più tempo rispetto al bianco e al nero, agli slogan miseri, alle polemiche buttate su un post di Facebook con due parole e una bella foto.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Marzo 2024