Polcanto e Borgo San Lorenzo salutano Roberto Nazio
BORGO SAN LORENZO – Era figura conosciuta Roberto Nazio. Scomparso la sera di Natale in ospedale a Firenze. Era conosciuto perché Roberto non era persona che amava stare in pantofole, e per molti anni si è dato da fare, in tanti campi, per la sua comunità.
Originario di Roma, facendo la carriera militare da ufficiale, negli anni ’70 fu trasferito a Firenze. Qui conosce la mugellana Carla Mazzoni nel 1976 e la sposa due anni dopo. A Firenze continua a lavorare, ricoprendo ruoli di comando, prima a livello regionale poi internazionale nella caserma Predieri di Firenze gestendo il Genio trasmissioni in Eurofor, allora forza multinazionale europea ad intervento rapido composta dai reparti di Francia, Spagna, Portogallo ed Italia. I suoi compiti rientravano nelle missioni di Petersberg, comprese quelle umanitarie e di mantenimento della pace.
Dal 1997-98 si trasferisce in Mugello e si costruisce una casa a Polcanto, dove abita insieme alla moglie Carla ed ai due figli, Fabrizio e Marco. Poi, andato in pensione, inizia ad occuparsi del territorio, aderisce ad associazioni, partecipa a iniziative culturali e sociali. In particolare diventa presidente della società Sms di Polcanto – sua l’idea di organizzare la festa della castagna nella frazione borghigiana -. Attivo anche nell’associazione “Note dal Mugello”: nel 2012 ne fu per tre anni presidente, a fianco di Franco Frandi. Furono organizzati numerosi eventi musicali con artisti del territorio in tutti i teatri, da Barberino a Borgo San Lorenzo, da Marradi a Vicchio, ed anche per due anni vennero coinvolte le scuole elementari e medie mugellane con progetti didattici musicali.
Poi, dopo la scomparsa del parroco di Polcanto, don Bruno Gori, si occupa con grande dedizione della chiesa di San Donato. La apre la domenica, per la Messa, e organizza numerose attività, spettacoli teatrali, concerti, cene. Tutto per mantenere viva la parrocchia e raccogliere il necessario per la struttura. In questi anni vengono rifatti la sala parrocchiale ed il tetto della chiesa, ripristinate le panche e il portone. E Roberto Nazio ha svolto anche il compito di catechista per i ragazzi della frazione. Il suo ultimo pensiero è stato proprio per la parrocchia di Polcanto: per il funerale ha chiesto non fiori, ma opere di bene ed in particolare offerte destinate per il mantenimento di questa istituzione per la quale ha prestato servizio di volontariato per oltre 15 anni.
La sua salma è esposta oggi e domani, fino alle esequie fissate per giovedì 28 dicembre alle 10, nella chiesa di San Donato in Polcanto. Ed officeranno il rito funebre don Luciano Marchetti, don Maurizio Tagliaferri e i padri di Monte Senario.
Non gli mancò neppure la passione politica. Nel 2009 aderì a una lista civica borghigiana, impegno che lo ha visto altre due volte candidato consigliere alle elezioni comunali. E gli sarebbe piaciuto partecipare anche alle prossime elezioni, qualche volta ne aveva già parlato. Sempre si è occupato dei problemi del suo paese, dalla frana sulla Faentina all’arrivo della fibra e della connessione veloce in frazione, dal decoro degli spazi verde, dal cimitero alla battaglia per il mantenimento dei servizi postali. Roberto Nazio ha chiesto di essere sepolto a Polcanto, paese per il quale a lungo si è speso.
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La Redazione del “Filo” si unisce al dolore della famiglia Nazio, e abbraccia con particolare affetto il figlio Fabrizio.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 27 dicembre 2023