Riciclare le penne biro: la BIC risponde agli studenti del “Giotto Ulivi”
BORGO SAN LORENZO – Giotto Ulivi chiama, BIC risponde. L’azienda francese della penna usa e getta più famosa del mondo ha risposto, finalmente alla lettera inviata qualche tempo fa dagli studenti dell’Istituto Giotto Ulivi (articolo qui) alla sede italiana della BIC, nella quale si chiedeva un impegno nel trovare un modo affinché le penne a sfera potessero diventare il più possibile compatibili con l’ambiente, in un’ottica di recupero sempre più completo delle risorse.
L’iniziativa sembrava esser caduta nel vuoto, ma poi, forse anche per la risonanza datale dalla stampa, BIC ha risposto. Con una lettera interessante, e non soltanto formale:
“Cari studenti dell’IIS Giotto Ulivi -esordiscono Alessandro Renner, General manager di BIC Italia e Laure Cucuron, General Manager di TerraCycle Europe- prima di tutto, vorremmo ringraziarvi per averci contattato. E’ molto bello vedere tutto il vostro entusiasmo ed impegno per due temi così importanti come il riciclo e la protezione dell’ambiente”.
Poi si scusano per la mancata risposta: “Sembra che voi abbiate già scritto all’inizio di quest’anno ai nostri uffici, sia in Italia che alla nostra sede in Francia, ma sfortunatamente non abbiamo alcuna traccia di queste lettere in nessuno di essi. Tuttavia, l’11 settembre 2019 abbiamo ricevuto una e-mail da Zero Waste Planet a cui stavamo per rispondere. Prima di farlo, volevamo verificare se ci fosse una qualche proposta concreta che avremmo potuto offrirvi per rispondere alle vostre richieste”.
“Qui in BIC -continuano-, ci impegniamo fortemente ad agire in modo responsabile e vogliamo assicurarci di limitare l’impatto che i nostri prodotti hanno sul pianeta. Questo è il motivo per cui abbiamo lanciato un ambizioso programma “Writing the Future, Together” (Scriviamo insieme il Futuro) con 5 grandi impegni per lo sviluppo sostenibile in modo da essere duraturi e arrivare a tutti, onorando la nostra tradizione di fornire ai consumatori scelte di lunga durata, alta qualità, semplici, innovative ed affidabili.
Nell’ultimo decennio abbiamo moltiplicato le nostre iniziative. Dal 2011 siamo stati in grado di lanciare diversi programmi con il nostro partner TerraCycle per raccogliere penne usate in Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Inghilterra, Germania e Svizzera e molto recentemente in Australia e Nuova Zelanda. Dal 2017 trasformiamo queste penne in una gamma di mobili per esterni Ubicuity, attualmente disponibili in Francia”.
Poi dicono una cosa importante e anche un po’ triste: “Insieme a TerraCycle, abbiamo cercato di istituire un programma simile per l’Italia, ma sfortunatamente ci sono molte restrizioni legali, amministrative e normative nel nostro Paese legate alla raccolta, allo stoccaggio, alla spedizione e al riciclaggio di rifiuti. Con nostro grande rammarico ciò rende estremamente difficile lanciare questo tipo di iniziativa sul mercato italiano”.
E concludono: “Speriamo che questa situazione si evolva nel prossimo futuro e saremo più che felici di attuare programmi simili in Italia, come abbiamo fatto con grande successo in molti altri paesi.
Ancora una volta, congratulazioni per il vostro impegno e dedizione. Rimaniamo a vostra disposizione per ulteriori informazioni e non esitate a contattarci se aveste ulteriori domande su questo argomento”.
Ragazzi e insegnanti del Liceo hanno deciso di continuare il dialogo e insieme al Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori elaboreranno una risposta comune alla BIC per chiedere azioni molto concrete ed immediate a partire dalla scuola superiore mugellana.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 ottobre 2019