Rifondazione Comunista: “Ecco perché non si sono difese le scuole del Mugello”
MUGELLO – Rifondazione Comunista Mugello interviene sulla vicenda dell’accorpamento del Giotto Ulivi e del comprensivo di Marradi e Palazzuolo. Ecco il testo diffuso da Prc Mugello.
“Dopo una settimana di appuntamenti istituzionali, comunicati e varie prese di posizione, proviamo in poche righe a trarre le nostra conclusioni sulla questione ‘Onnicomprensivo Giotto Ulivi – Marradi/Palazzuolo’. La burocrazia e la politica nazionale e regionale, quelle lontane dalle persone e dai territori come il nostro, hanno deciso che non ci sarebbero state più deroghe per le scuole ‘sotto-dimensionate’ come quelle dell’Alto Mugello: l’autonomia limitata, l’accorpamento degli istituti più piccoli, tutti i sacrifici fatti fino ad oggi non bastano più. Di fronte a questo sopruso la politica locale, i nostri sindaci di destra e del Pd, anziché guidare una sacrosanta resistenza della ragione verso i freddi numeri di Firenze e Roma, hanno accettato di fare il lavoro sporco e sollevare così lor signori anche dal doversi macchiare di un diniego così ingiusto, proponendo per primi gli accorpamenti: Firenzuola con Scarperia e Marradi e Palazzuolo con l’Istituto superiore Giotto Ulivi. Rifondazione Comunista Mugello in tutto questo si schiera con il territorio montano privato della sua autonomia e della sua dignità, con gli studenti del Giotto Ulivi occupato, preoccupati per l’azzeramento del Consiglio d’Istituto che questo accorpamento porterà con sé e con i docenti, gli amministrativi, il personale Ata, che non si fidano delle rassicurazioni condizionate e temporanee che la Regione offre. Che si ripristinino subito le deroghe per le scuole montane, senza coinvolgere in innaturali accorpamenti gli istituti del Mugello”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 1 dicembre 2018