Scuola di guida sicura all’autodromo del Mugello per i ragazzi di Scarperia e San Piero
SCARPERIA E SAN PIERO -La scuola guida cambia sede per un giorno e, dai banchi, si sposta nel tempio della velocità mugellano: l’Autodromo del Mugello.
Infatti, circa cinquanta ragazzi di III media di Scarperia e San Piero sono stati invitati a questo speciale incontro sulla sicurezza stradale.
Alcuni di loro stanno già studiando per prendere il patentino, altri non sono mai saliti su un motorino ma tutti, presto o tardi, dovranno affrontare la strada e l’obbiettivo di questo corso è proprio quello di insegnare non solo le regole ma il rispetto di queste, degli altri attori della strada e di chi ne garantisce la sicurezza.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 febbraio 2018
A tutti i responsabili del CORSO. ” l’obbiettivo di questo corso è proprio quello di insegnare non solo le regole ma il rispetto di queste, degli altri attori della strada e di chi ne garantisce la sicurezza.
Non ho avuto modo di seguire la lezione ,spero che essendo rivolta a ragazzi giovani scuteristi,sia stato affrontato il problema delle “FRECCE DIMENTICATE INSERITE”,riconosciuto da molti una dimenticanza rischiosissima.
Allego documentazione:
Scandicci (FI) 1 Febbraio 2018
Mazzini Alvaro Via V. Monti 21 50018 Scandicci FI
Con riferimento ai due articoli che allego Vi invio testo di mio brevetto
nel quale propongo soluzione a tutti i problemi sollevati nei due articoli.
Trattasi di un accessorio da applicare agli scooter il quale nella prima versione necessitava di un intervento di montaggio, con una piccola modifica,che posso suggerire, diventerebbe installabile senza nessun cablaggio e quindi commerciabile con più facilita.
A differenza del temporizzatore ,che ho trovato in rete,commercializzato per risolvere il problema, che disattiva le frecce dopo un certo tempo
senza sapere se l’operazione da segnalare è stata effettuata,il mio trovato ti ricorda che le hai inserite e per tua volonta disinserisci se gia usate.
Aggiungo che il sopracitato accessorio montato in fase di nascita dello scooter graverebbe pochissimo (niente) sul costo dello scooter stesso.
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Nella sua originalità e semplicita’ aiuta molto la sicurezza stradale.
In attesa di una Vostra gradita risposta
cordiali saluti.
P.S
“Sicurmoto.it sicurezza stradale per moto e motociclisti ” in un suo articolo (che allego) ricerca una soluzione al problema,soluzione che io ho proposto da tempo,perchè non usarla?
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Allegato 1
Immaginate la scena:
incrocio, moto ed auto di fronte su corsie opposte, la moto/scooter indica di voler girare a destra, il conducente dell’auto deve girare a sinistra per la stessa strada, quindi invece di stare fermo comincia ad inserirsi in quella traiettoria che dovrebbe restare libera (perchè la moto “sta girando”, non proseguendo dritto)… invece che succede? Beh, siccome la freccia era FALSA (dimenticata!), la moto prosegue dritto per la sua strada imprevedibile e si trova l’auto davanti… collisione quasi inevitabile, e se si scampa il pericolo si aggredisce l’automobilista per aver invaso la “nostra” corsia. Ma NO! Il torto di chi dimentica un indicatore di direzione può essergli fatale, esattamente come chi non lo utilizza e svolta all’improvviso! (ragione per cui ce la prendiamo con tanti automobilisti).
Quante volte… a chiedermi il perchè di tanti, che soprattutto in scooter, dimenticano continuamente la freccia inserita a destra o a sinistra, mentre vanno in giro per altri chilometri in mezzo al traffico.
Quanti incidenti dipendano dalla errata comunicazione delle intenzioni di manovra, non è dato sapere… ma io penso che anche una sola vittima per una freccia dimenticata accesa sia troppo.
Perchè succede? Semplice: perchè non esiste nessun dispositivo obbligatorio che abbia il compito di ricordare al motociclista che ha inserito l’indicatore. Il solo indicatore visivo, poco visibile a causa della luce del giorno, evidentemente NON BASTA!
Come la nonna di Cappuccetto Rosso (che gridava sempre “al lupo, al lupo!” e poi non venne creduta quando il lupo c’era davvero…) se l’automobilista cittadino riceve segnalazioni errate in continuazione, impara ad IGNORARLE. Abbiamo già grossi problemi nell’essere anche solo “considerati” dagli automobilisti, se poi aggiungiamo il fatto che “sanno” che siamo inaffidabili anche in ciò che segnaliamo, beh…. siamo sempre più nei guai.
Sai leggere il pensiero?
Ogni volta che qualcuno (auto o moto che sia) cambia corsia, frena o gira davanti a me senza avermi comunicato la sua intenzione, impreco dicendogli che “purtroppo” non posseggo doti telepatiche. Che un motociclista o scooterista dimentichi di usare una freccia o la scordi accesa, è ugualmente grave. Gli altri non possono indovinare cosa siamo per fare, tramite lettura del pensiero. Dobbiamo tutti avere coscienza del fatto che segnalare in modo corretto le proprie manovre: salva la vita.
– E’ pur vero che il motocilista che non sa prevedere le manovre insensate altrui, è potenzialmente un motociclista morto (o ferito). – Tante e tante volte sono stata in grado di (quasi) leggere nella mente di chi guidava attorno a me, e ho scansato pericoli improvvisi ed in teoria imprevedibili. Manovre che, chi abita in posti dove il Codice delle Strada viene rispettato alla lettera, non potrebbe neanche lontanamente immaginare.
Anche il Legislatore ha dimeticato le frecce!
Ci chiediamo come mai in tutte le auto moderne, sia oramai impossibile dimenticare un indicatore di direzione, grazie a semplici tecnologie, mentre sui mezzi a due ruote non sia stato considerato il problema a livello legislativo.
Come mai non c’è nessuna norma che imponga ai Costruttori di inserire un segnalatore acustico o un sistema che disinserisca l’indicatore di direzione dopo un “tot” di secondi? Oggi si parla addirittura di ABS obbligatorio sulle moto.. e nessuno ha pensato che una freccia dimenticata possa essere un pericolo? Non sarebbe neanche un grande costo in più per i Costruttori, basterebbe una piccola norma, come quella che introdusse lo specchietto destro obbligatorio (prima lo era solo in sinistro) oppure quella per le luci accese anche di giorno. I Costruttori si adeguarono velocemente ed in modo indolore, e tutti guadagnammo in Sicurezza
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Allegato 2
E qui arriviamo al punto!
O meglio torniamo all’inizio, alla nostra storia, quella del povero Marco, investito dal distratto di turno che, non solo stava utilizzando il cellulare per scrivere chissà quale messaggio di importanza fondamentale per salvare il mondo, ma che, nella foga, aveva pure le frecce dimenticate accese…
Ora, tale comportamento in un automobilista è grave anche se raro, perché le auto sono dotate di dispositivo acustico che ti indica che hai la freccia inserita ed inoltre si autodisinserisce girando il volante, per cui è raro che succeda, più spesso infatti, la freccia non la mettono proprio.
Infatti le frecce dimenticate sono un caso soprattutto motociclistico, scooteristico, dueruotista, mettila come vuoi tu.
E mentre le case produttrici si ingegnano ad inventarsi dispositivi di sicurezza altamente performanti, ABS/ASR, e App per connettere anche la pressione degli pneumatici al tuo smart-phone, nulla viene fatto per inserire di serie un normalissimo indicatore sonoro che avverta il guidatore che la sua freccia è rimasta inserita.
Coloro i quali infatti, hanno il cervello per mettere le frecce, spesso non si rendono conto che poi le frecce le abbandonano al loro triste destino, lasciandole lampeggiare così, senza una meta. E magari se ne rendono conto, solo quando?
Quando magari devono svoltare ancora nella direzione opposta alla precedente e quindi, reinseriscono la freccia…
Una follia, perché questa abitudine delle frecce dimenticate accese, è davvero pericoloso, ma tanto!
Soprattutto per chi è su due ruote! Già chi è in auto ha una considerazione della sicurezza del motociclista che è pari a quella che potrebbe avere per un moscerino volante davanti al parabrezza, figurati se poi la macchina che ti sta venendo incontro vede che hai la freccia… mica può sognarsi, o avere la telapatia di capire che te la sei dimenticata!!!
Ma la cosa sconcertante è che per risolvere un problema così piccolo, c’è una soluzione davvero, banale! Ad un costo veramente ridicolo ed accessibile a tutti, anche come manodopera.
Si chiama CICALINO!
Non è altro che un minuscolo aggeggio che viene montato e che, all’inserimento della freccia, suona, fa un fastidioso bip, bip.
Fastidioso, ma è utile perché ti consente di accorgerti di avere la freccia inserita. La luce sul cruscotto, infatti, spesso non la vedi, perché c’è la luce del giorno e di sera, sei impegnato a guidare e guardare avanti (si spera) e quindi non ti accorgi di averla inserita. Ma il rumore quello lo senti e ti può davvero salvare la vita.
Se come, la maggior parte di noi, sei distratto, indaffarato, impegnato mentalmente a pensare a mille cose mentre stai guidando, non aspettare che qualcuno pensi che tu stia andando a destra mentre tu stai andando dritto, fatti aiutare da un piccolo dispositivo economico ed invisibile, ma che si sente. E’ per la tua sicurezza!
Come al solito se non ami il Fai da te, vieni da noi e te lo montiamo davvero in pochissimi minuti, se invece vuoi fare da solo, lo compri on line, e te lo monti, anche se non sono in grado di darti indicazioni su quale acquistare, noi utilizziamo un cicalino originale Piaggio, e null’altro.
Su E-bay però ho trovato anche un’altra soluzione alternativa, la lampadina che suona. Questo il link.
L’unico problema è che probabilmente devi avere uno spazio sufficiente affinché la lampadina possa stare all’interno della lente. E’ più ingombrante di una lampadina normale, quindi devi fare questa verifica.
Ed ancora sulle frecce dimenticate, questo articolo di Sicurmoto concorda con quello che ti ho scritto, insomma non mi sono inventata niente.
Ed ora tocca a te: metti le frecce? sai esattamente come e quando devi metterle? e te le dimentichi?
Raccontami la tua storia, fallo da qui!
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Allego testo brevetto
Scandicci 22 / 08/2006
DESCRIZIONE dell’invenzione avente per TITOLO:
“Accessorio acustico per non dimenticare gli indicatori di direzione dello scuter inseriti”
a nome di Mazzini Alvaro residente in Scandicci (FI) Via Vincenzo Monti n.17
di nazionalità …………………………………………………………………………..
depositata in data ……………………………………………………………………………….con il
n…………………………………………………………………………………….
RIASSUNTO
Dispositivo acustico bitonale che ad intervalli regolari,15 -20 impulsi dell’indicatore di direzione,
emette un suono che ti ricorda l’indicatore di direzione inserito.
DESCRIZIONE
Il dispositivo acustico da me inventato permette all’utente di valutare con sicurezza lo stato degli indicatori di direzione .
Il contenitore del dispositivo acustico è autoadesivo e può essere fissato in punto qualsiasi dello scuter.
L’oggetto è composto da un contenitore di materiale plastico (Dimensioni mm 60x30x20) contenente il circuito elettronico e l’emettitore sonoro dal quale fuoriescono quattro cavetti unipolari per il collegamento al circuito elettrico degli indicatori di direzione.
Pregio della mia invenzione è quello di autoalimentarsi con il solo collegamento al circuito elettrico degli indicatori di direzione e quindi di facile montaggio che può fare l’utente stesso.
Il dispositivo acustico emette un suono bitonale della durata di un impulso dell’indicatore di direzione che, si ripete nel tempo ad intervalli di 15 – 20 impulsi degli stessi, ricordando all’utente
che ha gli indicatori di direzione inseriti.
RIVENDICAZIONI
Molti scuteristi dopo aver inserito l’indicatore di direzione per effettuare un cambio della direzione di marcia dimenticano di disinserirlo.
Ciò provoca rischio d’incidente perché i conducenti dei veicoli che lo seguono o che lo affiancano non percepiscono, a causa dell’indicatore di direzione non disinserito la direzione che lo scuterista vuole imboccare.
I metodi in uso: Spia luminosa sul cruscotto che se frequentemente osservata distoglie dalla attenzione alla guida, alcuni, in verità pochi motoveicoli sono dotati di sonoro di serie funzionante al ritmo degli indicatori di direzione che crea disturbo acustico continuo e se tutti i motoveicoli ne fossero dotati creerebbe insistente disturbante inquinamento acustico specialmente in situazioni d’intenso traffico motoveicolare.
Per ovviare a questo inconveniente con la mia invenzione propongo un avvisatore acustico bitonale
che emette un suono dopo un numero predeterminato di impulsi emessi dagli indicatori di direzione
sonoramente più alto quindi, difficilmente sovrapponibile con gli scuter vicini anche in situazioni di intenso traffico.
Il dispositivo può essere facilmente montato dall’utente o con l’aiuto di un esperto del settore su tutti i motoveicoli circolanti in quanto non necessita di alimentazione propria perché si autoalimenta dall’esistente circuito elettrico degli indicatori di direzione a cui va collegato senza obbligo di rispettare ne polarità ne indicatore destro o sinistro. i3p@legalmail.it