Sentieri del Mugello: più “fruibili” nel web, ma meno nella realtà
MUGELLO – Il Mugello ha un patrimonio invidiabile fatto di boschi, crinali e valli interconnessi tra di loro da una fitta rete di sentieri che percorrono il nostro territorio. Una rete che l’Unione dei Comuni del Mugello ha deciso di portare nel ventunesimo secolo attraverso un progetto sviluppato dall’Ufficio Turismo, che sta inserendo questa ragnatela di percorsi sulle più importanti piattaforme del settore come Komoot, Outdoor Active, Garmin Connect, All Trails, Wikiloc e Relive.
Un lavoro, come spiegano dall’Unione, “che punta ad ammodernare e uniformare la comunicazione delle caratteristiche dei percorsi, attraverso la rivisitazione di testi, miglioramento della comunicazione, inserimento di foto, classificazione per attività e indicazione grado di difficoltà, per l’inserimento su applicazioni, siti di aggregazione e condivisione, strumenti che li rendono più fruibili, in particolari da camminatori, ciclisti e cavalieri moderni, che usano prevalentemente dispositivi GPS e Smartphone per orientarsi e, anche, per scegliere e percorrere i tracciati” (articolo qui).
Un sforzo sicuramente encomiabile, anche se quanto mai bizzarro nella tempistica, visto che l’estate ormai volge al termine ed i sentieri verranno sempre meno utilizzati da turisti e non fino alla prossima primavera. Ma oltre a questo non trascurabile dettaglio, con questo lavoro da parte dell’Unione si rischia di rendere evidente ad ancora più persone lo stato attuale dei percorsi che attraversano il Mugello. Sono sempre più frequenti infatti le segnalazioni di sentieri non ripuliti, con segnaletica in disfacimento o illeggibile. Ed anche i punti per le grigliate non versano in condizioni migliori, come abbiamo avuto modo di raccontare in più di un’occasione (articolo qui e qui).
Più che il “far conoscere la sentieristica per sviluppare ancora di più il turismo slow”, come spiega il presidente dell’Unione dei Comuni Passiatore, sarebbe quindi necessario rendere veramente fruibile questi percorsi, con un lavoro certosino ma fondamentale. Anche perché altrimenti, l’inserimento dei nostri sentieri in tutte queste piattaforme, rischia di trasformarsi in un controproducente boomerang.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 22 agosto 2023
Tanti buoni propositi, ed effettivamente anche utili considerando l’avvento della tecnologia e delle piattaforme anche nel settore dell’escursionismo. Il problema è che dovrebbero partire dalle “basi” … iniziare per esempio con il ripristino / sostituzione di cartelli o bacheche informative che versano in condizioni pessime con informazioni obsolete nei punti chiave della sentieristica; supportare i pochi soci/volontari CAI nella manutenzione del territorio.
Poi ben venga l’ammodernamento (premetto che sono uno che ha provato e utilizza varie App cartografiche di tracciatura e orientamento ) , ma prima si “prepara il prodotto” poi lo pubblicizza.
p.s. Ovviamente quando ho menzionato le condizioni in cui imperversano cartelli, bacheche, etc.. mi riferisco al deterioramento “normale” causato dalle condizioni naturali. Per il degrado delle strutture presenti (poche) e delle aree attrezzate (troppe) causato dalle incursioni di cogl***ni del week-end purtroppo si apre una discussione a parte..