INIZIA LA 43ª EDIZIONE DEL SETTEMBRE
GIOVANILE
Settembre, si torna a giocare
43 anni, e non li dimostra: come mesi e stagioni, torna,
sempre lo stesso e sempre diverso, il "Settembre Giovanile", appuntamento
classico che riempie per quasi un mese i pur ampi spazi del Centro Giovanile di Borgo San
Lorenzo.
Anno
scorso poi il bilancio fu ottimo: dopo la crisi di partecipazione
riscontrata nel 1997, quando furono meno di 80 i partecipanti,
un anno fa si tornò a livelli record: 380 iscritti, e
un buon andamento di tutta la manifestazione, grazie a
un comitato organizzatore ben esperto, composto da persone
per le quali il "Settembre Giovanile" è ormai
una... vocazione. "Sì -scherza don Aldo, responsabile
del Centro Giovanile-, ormai è 60 anni, comprendendo anche
le Olimpiadi, che la manifestazione è in piedi, e non
vogliamo certo essere noi a farla morire".
Don Aldo è cinque anni che è al timone del Centro:
"Arrivai -ricorda- con il Settembre Giovanile. Cos'è cambiato da allora? Beh, in
verità il gruppo organizzatore, 15-20 persone, è sostanzialmente lo stesso. C'è stato
un tentativo di coinvolgimento dei più giovani, ma comunque un vuoto generazionale
rimane: ci sono quelli di 30-35 anni e quelli di 20-24 anni; nel mezzo il vuoto.
L'entusiasmo però c'è ancora. E' arrivato qualche nuovo aiuto, anche se forza nuove sono
davvero ben accette, non solo come 'forza lavoro', ma anche per idee e consigli per un
continuo rinnovamento e miglioramento."
Ma a che serve il "Settembre
Giovanile"? "A far dannare il prete -risponde don Aldo-! A parte gli scherzi,
serve ancora per fare stare insieme, piccoli e grandi. Anche i grandi, perché ci sono
quarantenni che ancora vengono, e vengono volentieri, e riescono a stare con i più
piccoli. E forse serve anche a far tirar fuori le tensioni che uno si porta dentro: lo
sport serve anche a questo".
Un anno fa fu gran successo:
dopo la parentesi del 1997, quando si iscrissero in meno di 80, nel 1998, si tornò a
sfiorare quota 400 iscritti. "Il numero degli iscritti -spiega don Aldo- è assai
legato ai limiti di età posti nelle varie discipline, in particolare per il calcetto, che
è lo sport più seguito e partecipato. Evitare limiti porta senz'altro maggiore
partecipazione. Questo è poi legato direttamente all'organizzazione: anno scorso era
buona, come quest'anno del resto. Così i giovani vengono, in gran numero. Se nel
pomeriggio c'è una presenza stabile, nel Centro, di un centinaio di ragazzi, dopocena
l'afflusso è notevole, e il Centro Giovanile si popola davvero, con pienoni
incredibili".
Cosa resta, al termine? "Un po' di amarezza, in coloro
che speravano di vincere, e si erano molto impegnati per primeggiare. Ma anche
l'entusiasmo, da parte di tutti, con la voglia di fare meglio, e la voglia di coinvolgere
altre persone per fare meglio".
E al nastro di partenza della quarantatreesima edizione del
"Settembre Giovanile" c'è entusiasmo anche nelle fila degli organizzatori:
così accanto ai tornei di calcetto, di pallacanestro, pallavolo, pallamano, ping-pong,
calciobalilla, accanto a corsa campestre e in mountain-bike, quest'anno si sono affiancate
due novità, tiro con l'arco e bocce. E si sta pensando anche di far più belli e
funzionali i grandi spazi del Centro Giovanile: in particolare si sta lavorando a un
progetto per poter sfruttare tutti gli spazi da gioco, compreso -e sarebbe l'ora- il
riutilizzo dei campi da tennis. L'idea in fase di verifica tecnica ed economica è quella
di sostituire i due vecchi campi in terra battuta con un campo da tennis e un campo per
calcetto, coperti, entrambi in sintetico. E le "Olimpiadi Mugellane" del 2000
potrebbero essere l'occasione per inaugurare queste nuove strutture. A proposito, c'è
già qualche progetto per le Olimpiadi del 2000? "Intanto pensiamo al Settembre
Giovanile del 1999 -ci saluta don Aldo-: per il 2000 c'è ancora tempo.
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