Terremoto in Forza Italia: numerosi dirigenti mugellani lasciano il partito
MUGELLO – Giampaolo Giannelli (Dicomano), Davide Galeotti (Borgo San Lorenzo), Maria Gaetano (Barberino di Mugello), Federica Tassini (Scarperia e San Piero), Cristina Berardicurti (Vicchio), Leonardo Resia (Vaglia) sbattono la porta e contestano i vertici provinciali del partito, accusati di “comportamento dittatoriale”: evidentemente, dicono, “il Titanic Forza Italia non ha alcuna intenzione di evitare l’affondamento”.
Siamo volontari che da tanti anni dedicano impegno a Forza Italia e alla politica di base, tirando la caretta con un impegno gravoso di tempo, energie, denaro, tutto sulle nostre spalle, mettendo in gioco la nostra faccia e la credibilità davanti ai cittadini, in una delle zone più difficili per i partiti di centrodestra: la rossa provincia di Firenze. Uno sforzo compiuto negli anni per pura passione politica , per la nostra fede negli ideali del partito espressi dal Presidente Berlusconi nel 1994 e per amore delle nostre comunità.
Certamente non ci aspettavamo chissà quali ricompense , consci che le sfavillanti e ben retribuite carriere parlamentari e regionali sono appannaggio di pochi fortunati e che , nelle migliori ipotesi , ci aspettavano impegni ancor più gravosi ( e ugualmente gratuiti ) nei consigli comunali; ma pensavamo, e speravamo, di esserci guadagnati almeno il rispetto del Partito e il diritto di essere ascoltati. Purtroppo ci siamo sbagliati.
Da qualche anno siamo stati costretti ad assistere ad un continuo declino del partito : da guida del centrodestra , ci troviamo oggi relegati ad un ruolo marginale, percepito come irrilevante da un elettorato che per questo ci ha progressivamente abbandonato. Abbiamo cercato quindi di recepire il disagio e la disaffezione degli elettori per poi trasmetterlo ai ” piani alti “, ma non abbiamo avuto successo, perché non siamo stati ascoltati. Le dirigenze provinciale e regionale hanno preferito considerare i nostri allarmi, i nostri avvertimenti e le nostre analisi come ”
polemiche da chat “, trattandoci con il fastidio che si riserva a chi ” disturba il manovratore “.
Le ultime elezioni amministrative in Provincia di Firenze purtroppo ci hanno amaramente dato ragione , consegnandoci un risultato abbondantemente sotto al 2% dei consensi , a segnare un continuo declino dai risultati delle politiche 2018 e delle regionali 2020.
La reazione delle dirigenze a questo stato di cose è stata sconvolgente, non avviando una sana riflessione collegiale e di un franco confronto interno …tutt’altro : come sta succedendo anche a livello nazionale, si è preferito esaltare illusori e isolati risultati positivi ( che in Provincia di Firenze non esistono ) trattando con ancora maggior fastidio chi, come noi, cercava di affrontare i problemi alla ricerca delle soluzioni.
Ci sembrava naturale interrogarci sui risultati indecenti avuti a Reggello e a Sesto Fiorentino, dove le liste sono state create con vari artifici , lasciando a due incolpevoli responsabili locali il pesante onere di presentare agli elettori liste composte da ( seppur volenterosi ) paracadutati da altri comuni,spesso gli stessi in entrambi i comuni. Ci sembrava naturale avere il diritto al rispetto e al confronto ma tutto ciò non è avvenuto; anzi, ciliegina sulla torta, domenica mattina, senza alcun preavviso e senza alcun tentativo di conciliazione, il coordinatore provinciale di Firenze, responsabile negli ultimi anni della sparizione del partito in molti comuni della provincia, anziché assumersi le proprie responsabilità, dimettendosi, ha cercato la carta di “punire i critici” con liste di proscrizione.
Siamo stati sospesi dalle cariche, ancora più grave , è stato estromesso dal coordinamento il vice coordinatore provinciale Giampaolo Giannelli. Una mossa grave nonché ridicola, ancor più se si pensa che Giannelli non è vice coordinatore di nomina , ma è stato eletto come tale nell’unico vero congresso del partito tenutosi in Toscana , forse in Italia : quello della Provincia di Firenze del novembre del 2019, raccogliendo il consenso del 49% dei tesserati.
Si è voluto espellere l’ unica persona che in questi mesi è riuscita a lavorare con impegno per il partito , occupandosi di assicurare la vicinanza di Forza Italia ai cittadini , ( a differenza di un apatico e silente coordinatore provinciale ) , come tutti possono verificare dai comunicati stampa emessi in questo anno e mezzo, nonché da varie iniziative territoriali.
Insieme a lui si sono voluti sospendere dirigenti che da anni donano tempo ed energie al partito , stranamente quasi tutti facenti parte della mozione Giannelli al congresso. Un comportamento dittatoriale , ben lontano da quel che è un partito liberale, compiuto dal coordinatore provinciale con il sostanziale avallo del coordinamento regionale , il quale non ha mosso un dito o detto una parola su questo provvedimento, quasi a stabilire una volta per tutte che le voci critiche non sono tollerate e che il Titanic Forza Italia non ha alcuna intenzione di evitare l’ affondamento. Di fronte a questo stato di cose , a questa ostinazione al declino di
fronte alla totale mancanza di rispetto per ciò che abbiamo dato ( e che avremmo ancora dato ) al Partito, non ci resta altra scelta che rassegnare le dimissioni dalle cariche ed uscire da Forza Italia, seguendo chi, settimana dopo settimana, sta abbandonando il partito.
Con il rammarico di chi ci aveva creduto e ha lavorato inutilmente , con la tristezza di non aver potuto evitare la scomparsa del partito in Provincia di Firenze.
Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale Firenze e capogruppo a Dicomano
Davide Galeotti, coordinatore Forza Italia Borgo San Lorenzo
Maria Gaetano, capogruppo Forza Italia Barberino di Mugello
Federica Tassini, Azzurro donna Mugello
Cristina Berardicurti, commissario Forza Italia Vicchio
Leonardo Resia, responsabile Forza Italia Vaglia
Cinzia Pepe, Forza Italia Scandicci
Davide Loiero, Forza Italia Sesto Fiorentino
Massimo Mari, Forza Italia Bagno a Ripoli
Giampaolo Bacicchi, Forza italia Bagno a Ripoli
GianPietro Magni commissario Forza Italia Pelago
Maria Pia Strocchi Forza Italia Pelago
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 ottobre 2021
No comment. Fine in gloriosa per i Forzisti. Chissà quale nave li salverà, marinai, ciurma o pirati? Uomini coraggiosi o come qualcun’altro. Tanti amici da vecchia data. In bocca al lupo, ragazzi…
bravissimi, il colmo è che avete l’appoggio proprio degli elettori del partito, che non si capacitano della linea del partito, che è del tutto evidente osservando cosa succede a Roma, dove il partito FI è ormai alleato del partito che ha cercato per anni di distruggerla (appunto FI), con mezzi leciti e più spesso moralmente illeciti e che adesso sta usando FI per distruggere un centrodestra che altrimenti potrebbe risultare vincente alle prossime non imminenti elezioni. Sto ovviamente parlando del PD, il partito cattocomunista per eccellenza (ormai è una democrazia cristiana di sinistra con però addosso ancora i peggiori difetti del partito che l’ha originato). Il dramma è che i complici di questo sono i tre ministri di FI, evidentemente interessati solo alla loro carriera politica e non solo (in questo sono perfetti per confluire nel PD), ma cosa ancora più incredibile ormai anche il suo presidente, che fanno cadere nella trappola dell’utile idiota (ricordate Fini? più di recente Giorgietti per la lega) facendogli annusare aria di quirinale dove comunque mai approderà un presidente di stampo liberale ma certo non Berlusconi (e per fortuna aggiungo). mi pare che a livello di FI toscana la linea è quella e bene hanno fatto i firmatari sopra (a galeotti ho espresso il mio pensiero di persona qualche giorno fa sul Passo Raticosa, decine di votanti di forza italia prenderebbero volentieri a calci i vertici a partire dal piccolo despota (affettuosamente parlando, un altro termine non si può usare) Renato brunetta, mentre su gelmini, carfagna e bernini è meglio stendere un velo pietoso. Nel frattempo Fi è ormai Fi-nita! A tanti ex socialisti liberali non resta che sparire o tapparsi il naso e buttarsi dentro lega o FDI (tantissimi lo hanno già fatto, giusto o sbagliato che sia; e gli unici che non l’hanno capito sono proprio i suoi vertici. Lontani dagli umori e dai problemi della gente come tutta la politica italiana ormai). Amen.
nel 2021 ancora si parla di forza italia ??
mah!
non finirò mai di stupirmi
Non ho mai condiviso politicamente FI ed ancor meno partiti di destra come Lega e Frtelli d’Italia. Ma questa circostanza mi rattrista per il progressivo venir meno di un movimento rappresentativo del liberalismo Italiano, al quale molti miei compagni di strada avevano aderito. Credo comunque che tutti dovremmo riflettere sullo scenario politico che si va consolidando dopo un lungo percorso partito da “mani pulite” dalla “costituzione europea”, dalla “globalizzazione dei mercati”, dal “PNRR” dalla “agenda ambientale” e dalla “pandemia”. I classici schieramenti ideologici del secolo scorso Capitalismo-Socialismo non hanno più senso, fascismo e nazismo sono condannati dalla storia. Potremmo seguire l’evoluzione politica in atto non ancora stabilizzata, acchè trovi un assetto rappresentativo dei diversi interessi dominanti della società odierna. Schieramenti politici che tengano conto della volontà e dei bisogni delle persone, non oggi per domani, ma in prospettiva, per non far pagare scelte sbagliate di oggi ai nostri figli. Buon lavoro!
Forza Italia non e’ piu’ quella di prima, nei sondaggi e’ al 7-8%, ed e’ normale che piano piano si sfaldi, nel Mugello come in tutta Italia