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LA SCOMPARSA DI ANTONIO POLI

Tonino, un amore grande per Palazzuolo

Il consiglio comunale di Palazzuolo, nella seduta del 19 maggio, ha ricordato la figura di Antonio Poli,deceduto una settimana prima.
"La scomparsa di Antonio Poli" ha detto il Sindaco Paola Cavini "deve farci riflettere su come un amministratore comunale possa far molto se accompagnato da amore per il paese che amministra, unito a rigore morale, buon senso e  capacità".
Poli infatti fu consigliere comunale, assessore e vicesindaco per oltre vent'anni.

Conosciuto anche nel Mugello per aver ricoperto la carica di consigliere della comunità montana. A lui Palazzuolo deve molto, partito giovanissimo per l'Australia tornò convinto che Palazzuolo avesse le potenzialità per trasformarsi e fornire ai
suoi pochi abitanti le possibilità di una vita dignitosa.
Credeva nel turismo tanto che costrui un piccolo residence quando non esisteva ancora nemmeno la parola nel vocabolario italiano.
Si prodigò nella proloco e operò affinchè Palazzuolo avesse strutture turistiche ricettive e ricreative.

Era in giunta quando Palazzuolo progettò la sua zona industriale e negli anni 70 l'occupazione a Palazzuolo divenne una realtà.
Tonino, come lo chiamavano i palazzuolesi, ebbe sempre una grande attenzione
a quella realtà che andava via via scomparendo, la civiltà contadina che aveva abbandonato i poco comodi campi tutti in salita per trasferirsi nella più pianeggiante Romagna. Iniziò cosi una ricerca di oggetti e di tradizioni che lo avrebbero portato a fondare una mostra raccolta della "civiltà contadina". Girava anche con un piccolo registratore dove raccoglieva le voci ed i racconti di quegli anziani che ancora potevano raccontare al mondo cosa era veramente la vita dei nostri nonni.

In un prossimo futuro il museo gli sarà dedicato. Attivissimo anche nel sociale volle ricostruire la banda musicale e come ha raccontato il Maestro Renato Soglia "la prima volta che venni a Palazzuolo convinto da Tonino, trovai sette bandisti e tre strumenti da revisionare, ma anche tanto entusiasmo che decisi di tentare".  Ad oggi la banda di Palazzuolo ha tenuto più di 500 tra esibizioni e concerti in Italia e all'estero suonando anche davanti al Papa Giovanni Paolo II.
Negli ultimi anni, uscito dalla politica ma non dal tessuto sociale del paese, aveva dato alle stampe delle belle pubblicazioni tra le quali spicca un precisissimo catalogo fotografico degli oggetti del museo. La nuova sistemazione del museo non lo aveva mai convinto e dopo sette anni qualcuno si era accorto che le sue osservazioni  forse erano giuste.

La mattina della sua morte aveva un appuntamento con il Sindaco ed un gruppo
di  docenti e studenti dell'università di Firenze venuti apposta per
studiare il caso.
Palazzuolo si è stretto intorno alla sua famiglia e lo ha salutato con l'affetto che doveva ad un uomo che non si è mai risparmiato per il suo paese. Un uomo che con grande energia si è battuto dentro le istituzioni e le associazioni per migliorarle.
Così se ne è andato Tonino "l'americano", come lo conoscevano tutti.
A tutti rimarrà il ricordo di un uomo perbene con la luce sempre accesa negli occhi azzurri, trasparenti e limpidi come la sua persona.


Lucio Cavini

© il filo, Idee e notizie dal Mugello, giugno 2008

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