Traffico, parcheggi, piste ciclabili, tante le novità a Borgo San Lorenzo. Le anticipa il sindaco Omoboni
BORGO SAN LORENZO – Ogni giorno a Borgo San Lorenzo si muovono, in transito, quasi 50 mila veicoli. Parte da questo dato il sindaco Paolo Omoboni per spiegare la ragione di un lavoro, avviato da tempo, dall’amministrazione comunale per cercare di rivoluzionare traffico e parcheggi a Borgo San Lorenzo. Puntando in modo deciso sulle due ruote, e comunque riducendo l’impatto del traffico veicolare.
“Siamo un comune -dice Omoboni- che oggettivamente ha imboccato con decisione la strada della mobilità dolce. Non a tutti piacerà, perché le abitudini sono radicate. Ma non è possibile ancora nel 2020 in una città come Borgo che se parcheggio al Foro Boario (tre minuti a piedi dal corso Matteotti) mi considero lontano dal centro.
Il Piano Urbano del Traffico che stiamo elaborando ci dà le strategie per lavorare ad una rivoluzione positiva della mobilità. Con la Giunta, in particolare gli assessori Timpanelli, che ha la specifica delega e che su questo sta mettendo un grande impegno, e Baggiani per quanto riguarda la parte progettuale, stiamo lavorando concretamente sulla mobilità per cambiare volto a Borgo San Lorenzo”.
Il sindaco inizia dai passi già compiuti: “Intanto guardiamo alle cose fatte in questi anni: il tratto di pista ecoturistica Borgo – Sagginale e Borgo – Larciano, le corsie ciclabili in via Primo Maggio, Piazza Martiri della Libertà, Viale Giovanni XXIII, Viale della Repubblica, Piazza Vittorio Veneto”.
E ora sono in avvio opere importanti: “Partiranno i lavori per 6 km di ciclabili sul viale principale di Borgo. Un intervento anche di riqualificazione con la ripiantumazione di circa 40 alberi e il nuovo manto stradale ad opera della Città Metropolitana che sta collaborazione gomito a gomito con noi.
Tutto questo con il contributo progettuale importante, direi decisivo, dell’associazione A Ruota Libera. Senza dimenticare che abbiamo già il progetto esecutivo del tratto Larciano San Piero della pista ecoturistica e abbiamo adottato un protocollo per chiedere alla Regione le risorse necessarie per realizzarlo”.
Omoboni ammette le difficoltà: “Ci sono criticità? Senza dubbio: la prima è che per adesso abbiamo solo piccoli tratti di piste, alcune da rivedere, e lo faremo nei prossimi giorni, e rendere funzionali.
Il secondo è il mancato rispetto delle corsie ciclabili: troppo spesso alcuni spazi ciclabili vengono usati per soste e fermate. Oltre a controlli più stringenti da parte della Polizia Municipale c’è bisogno di una salto di qualità culturale. Pensate se qualcuno parcheggiasse una bici in mezzo ad una strada…”
Ancora: “Piazza Martiri della Libertà dopo la sperimentazione vedrà la soluzione definitiva e migliorata. Per Viale Giovanni XXIII anche con la disponibilità di privati lavoreremo per una soluzione efficace con dei dissuasori per la sosta, e abbiamo un progetto per la Stazione di Borgo con un bike park e la prosecuzione della ciclabile di via Nelli da Rabatta“.
“Pilastro di questa strategia -continua Omoboni- è sicuramente il Piano Urbano del Traffico, strumento fondamentale per la pianificazione degli interventi e che ci fotografa la situazione attuale da tanti punti di vista. Abbiamo 50.000 veicoli che transitano verso Borgo San Lorenzo al giorno, un traffico importante. Nel capoluogo ci sono 4180 posti auto e solo una percentuale minima (8%) regolamentata (4% a pagamento). Gli spostamenti che avvengono all’interno di Borgo sono quasi la metà del totale degli spostamenti. Di questi il.23% avvengono a piedi, quasi il 3% in bici. Ecco, il nostro obiettivo è raddoppiare almeno queste percentuali”.
E Omoboni annuncia anche altre novità: “Stiamo sperimentando nuove zone pedonali per ora circoscritte a qualche ora. La nostra idea è una Piazza del Popolo libera dalle macchine sempre, e riqualificata. Altro tassello fondamentale sarà lo sfondamento di Via Don Luigi Sturzo, con cui abbiamo fatto dei sopralluoghi col Genio Civile e a breve avvieremo la progettazione.”
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 5 Luglio 2020
Dal momento che in piazza del mercato avete eliminato il mercato è chiaro che per la viabilità non ci capite niente . E anche il fatto che il Borgo lo avete chiamato città ne è la conferma. Vi riempite la bocca che il progresso non può essere che basato sulla tradizione e poi vi dimenticate che il mercato è nato in piazza del mercato e che il borgo a San Lorenzo non può che essere il suo vero nome . Lorenzone Della Gratella .
andate anche a vedere in che condizioni e’ il Cimitero Comunale.