Trasporto pubblico: Gemelli, Carpini e Falchi chiedono un intervento rapido
MUGELLO – “Non si può lasciare sguarnita di un servizio essenziale un’intera comunità. Disattenzione intollerabile”. È stata protocollata ieri mattina dal consigliere metropolitano Claudio Gemelli (FdI nel Centrodestra per il cambiamento) un’interrogazione sul problema della soppressione delle corse del trasporto pubblico locale nel comune di Firenzuola. Sospeso durante il lockdown, il servizio di trasporto non è più stato ripristinato “con gravi disagi per i cittadini che vivono in quelle zone, soprattutto per i lavoratori che si devono recare a Firenze”. Sono rimasti “inascoltati anche gli appelli del Sindaco” che ha chiesto il ripristino delle 17 corse soppresse senza che venisse comunicato alcunché all’amministrazione comunale.
“Firenzuola – continua Gemelli – è un Comune dell’appennino con un’estensione molto grande ma una popolazione bassa ed è inserito nel cosiddetto lotto a domanda debole dell’Alto Mugello per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico locale su gomma. Tuttavia deve essere garantito un servizio di trasporto. È assurdo lasciare sguarnito di un servizio essenziale, come quello del trasporto, un’intera area della Città Metropolitana per di più senza alcuna concertazione con l’amministrazione locale. E’ espressivo di una disattenzione non tollerabile. Ci chiediamo allora quale sia ad oggi lo stato del servizio a domanda debole dell’Alto Mugello e quali siano i livelli minimi garantiti. Ho interrogato la Città metropolitana per conoscere le motivazioni delle soppressioni delle corse sul comune di Firenzuola e se esiste la volontà di ripristinarle al più preso, sollecitando anche un tavolo di confronto sul servizio pubblico di trasporto tra tutti gli enti interessati al fine di risolvere i problemi del Tpl nel comune di Firenzuola e dell’alto Mugello”.
Ed anche Il gruppo di Territori beni comuni invita la Città Metropolitana di Firenze a intervenire sulla Regione Toscana.
“Mentre i cittadini attendono ancora di veder realizzate le promesse fatte dalla Regione Toscana e dalla Città Metropolitana di Firenze alla vigilia del 4 maggio, continuano le segnalazioni dai territori per i disservizi sul trasporto pubblico locale extraurbano”. In una nota, infatti, i consiglieri metropolitani Enrico Carpini e Lorenzo Falchi, sottolineano come sia “intollerabile che in grandissima parte l’orario in vigore oggi sia ancora quello ridottissimo della fase 1: ad un mese e mezzo dalla ripartenza non si può più parlare di un ripristino graduale, né di mancanza di utenza, ma solo di un preordinato taglio alle spese sulle spalle dei cittadini e della mobilità sostenibile. Ci risulta inoltre – che nonostante questa forte riduzione la Regione abbia richiesto ai Comuni gli stessi importi dell’anno scorso quale compartecipazione economica al servizio ai sensi di quanto previsto dal decreto ‘Cura Italia’ . Considerando che il gestore ha ridotto le corse in osservanza alle norme e fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria per parte dei lavoratori, abbattendo quindi i costi, la riduzione del servizio ancora in vigore risulta ancora di più incomprensibile. Tra bus introvabili e condizioni di sicurezza non sempre rispettate, la maggior parte dei cittadini che se lo può permettere sceglie il mezzo proprio, mentre il costo per la collettività è invariato: il consigliere delegato al Tpl Casini si faccia portavoce nei confronti della Regione dei disagi manifestati dagli utenti, nonché da numerosi Sindaci ed amministratori locali del nostro territorio”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 18 Giugno 2020