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Casole
(Villa Altoviti e chiesa di San Cristofano)
Superato
l’abitato di Vicchio in direzione di Dicomano lungo la SS. 551,
s’incontra quasi subito una strada, sulla sinistra, con varie
indicazioni fra cui quelle di Rupecanina e Casole. Se da una parte ci si
dirige a Rupecanina un’altra via, sulla destra, conduce all’abitato
di Casole.
Prima di entrare in paese la strada sembra finire di fronte alla
cancellata della Villa Altoviti
di Casole*.
Ricordata come Casa Nuova già in un documento del 1251,
appare oggi in veste settecentesca, con un grande terrazzo sul
loggiato in facciata e un’elegante torretta.
Nel
giardino antistante, sulla destra, si vede ancora l’antico Oratorio,
un tempo dedicato alla SS. Vergine, col campaniletto a vela. Poi la
strada prosegue aggirando
l’ampio parco della tenuta oggi destinata all’agriturismo per
salire fino alla chiesa di S.
Cristofano a Casole*. Suffraganea di S. Stefano a Botena
sin dal 1260, è stata ricostruita nel 1791, come ricorda
l’iscrizione scolpita sull’architrave della porta d’ingresso.
La chiesa, piuttosto bassa e tozza, è ingentilita da un loggiato
coperto a padiglione e sorretto da quattro pilastri, che protegge il
sagrato rivolto a sud.
Il campanile, originalissimo, è a vela di stile barocco, con
stemma gentilizio e due campane.
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