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I LUOGHI DI VICCHIO |
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Villa di Campestri Lasciata la strada provinciale n. 41 Borgo San Lorenzo – Vicchio (in destra Sieve), 2-3 km dopo Sagginale, si svolta a destra sulla strada che porta a Monte Giovi: essa sale per comodi tornanti fra costruzioni rurali e ville che vantano lontane origini (e lo si vede), e dopo un paio di chilometri ci si imbatte in un antico tabernacolo a edicola all’interno del quale restano tenui tracce di un dipinto raffigurante una Madonna col Bambino e Santi. L’affresco originario dipinto da Lorenzo di Bicci nel 1380 è attualmente conservato nel Museo del Beato Angelico di Vicchio. Il tabernacolo venne commissionato dalla famiglia Roti che, oltre a numerose torri e fortilizi sulle pendici del Monte Giovi, possedevano anche la Villa di Campestri. Questo non dava tuttavia il diritto agli attuali proprietari di utilizzarlo per apporvi l’insegna del lussuoso Albergo Ristorante a cui oggi essa è adibita. La grande villa con le sue dipendenze venne acquistata nel XIII sec. da Giuseppe Roti e nel 1447 ospitò il vescovo S. Antonino, in visita pastorale a S. Romolo.
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| © Notizie e foto tratte da il volume "Il Mugello" di Massimo Certini e Piero Salvadori (ed. Parigi & Oltre, Borgo San Lorenzo, 1999) | |

