
BORGO SAN LORENZO – Buona parte del Mugello rischia di essere esclusa dalle agevolazioni previste dal nuovo “Piano strategico nazionale delle aree interne (Psnai) 2021-2027”. Del tema si parlerà nella seduta del Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo prevista per lunedì 29 Dicembre, grazie ad una mozione del gruppo del Partito Democratico, che contesta i nuovi criteri di classificazione dei Comuni montani, previsti dalla recente legge 131/2025 per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
Si legge infatti nel documento del Partito Democratico, che “le bozze dei criteri circolate, e le preoccupazioni sollevate da Comuni, Anci Toscana e a livello nazionale, indicano il rischio che la nuova classificazione si basi prevalentemente sui parametri di altimetria e pendenza, ignorando o marginalizzando indicatori fondamentali come l’isolamento geografico, la carenza di servizi essenziali e le condizioni socio-economiche tipiche dell’Appennino”.
E si contesta che “una classificazione basata unicamente sull’altezza e sulla pendenza rischia di declassare la metà dei Comuni montani dell’Appennino Tosco-Emiliano (inclusi molti Comuni toscani e del Mugello), compromettendo l’accesso a finanziamenti vitali, come quelli del Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (Fosmit), e alle deroghe in materia di sanità e dimensionamento scolastico.
E che: “un’eventuale declassificazione dei Comuni montani e delle aree interne produrrebbe effetti economici diretti e immediati sulle imprese locali, in particolare sulle aziende agricole e agroforestali, che operano in territori notoriamente fragili e marginali. Tali imprese rischierebbero di perdere punteggi, priorità e accesso a numerosi bandi, contributi e concorsi pubblici regionali, nazionali ed europei, aggravando ulteriormente una condizione già complessa”.
Affermando che “la riduzione o perdita dello status di area montana comprometterebbe il ruolo fondamentale delle attività agricole come presidio territoriale, accelerando l’abbandono delle campagne, la perdita di cura del paesaggio e l’aumento del rischio idrogeologico, in netto contrasto con gli obiettivi di tutela ambientale e sicurezza del territorio”.
Nel documento si sottolinea invece che “l’intero comprensorio mugellano, pur di fronte a difficoltà strutturali, ha dimostrato resilienza, capacità di innovazione e volontà di rilancio attraverso progetti di sviluppo locale”.
Nel documento si denuncia anche una dotazione finanziaria insufficiente del piano. Facendo alcuni esempi: se quella del “Piano strategico aree interne” è pari a 200 milioni di euro, sono ben 13,5 i miliardi previsti per il progetto del ponte sullo stretto di Messina, e un miliardo quello destinato all’accordo con l’Albania per i centri per i migranti.
La mozione, quindi, impegna sindaco e giunta del Comune di Borgo San Lorenzo a “promuovere e rafforzare l’alleanza istituzionale tra i Comuni delle aree interne e montane dell’Appennino Tosco-Emiliano Romagnolo, con l’obiettivo di esercitare una pressione congiunta e coordinata nei confronti del Governo centrale e della Regione Toscana”.
E a sollecitare con urgenza il Governo a rivedere i criteri del decreto per la classificazione dei Comuni montani, affinché i parametri orografici (altimetria e pendenza) siano integrati e contemperati da criteri socio-economici che misurino l’effettiva fragilità territoriale (come l’isolamento, la carenza di servizi essenziali e la demografia).
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 Dicembre 2025


