MUGELLO – Il Filo ha rivolto alcune domande ai candidati mugellani alle elezioni regionali e ai consiglieri regionali uscenti del nostro collegio. Oggi è la volta di Franco Vichi, ex vicesindaco di Vicchio, e candidato nella lista “Casa Riformista” nella coalizione a sostegno di Eugenio Giani.
“Casa Riformista”: un contenitore elettorale, o che cosa?
È un contenitore politico di chi pensa e agisce da riformista, cioè da persone che hanno come obiettivo “il fare”, e non le chiacchiere ideologiche, inconcludenti e fini a se stesse. Una condivisione di valori comuni per un progetto vincente di un centrosinistra moderno, unito e plurale. Per i giovani, le imprese, le persone fragili, l’ambiente , la sicurezza, il lavoro e la sanità che non lascia indietro nessuno. Sono questi i temi sui quali presentiamo la nostra offerta di buon governo ai cittadini per la Toscana del futuro.
Perché hai deciso di candidarti? Com’è nata la tua candidatura?
Me lo ha chiesto in prima persona il Presidente Giani, dicendomi che aveva bisogno di un profilo che abbinasse esperienza, visione, competenza e identità territoriale. Se eletto, darò il massimo e sarò leale con i miei compagni di viaggio ma sarò anche un interlocutore scomodo per lo stesso Giani.
Io non sono un signor Si.
I nostri territori dell’area fiorentina isolati per i servizi e le infrastrutture chiedono un riscatto e una pari opportunità. Non c’è più tempo per le chiacchiere! Occorre fare. Serve svoltare!
Ti senti un outsider, o un candidato forte?
Non mi sento un outsider. Se sarò un candidato forte lo decideranno gli elettori. Potrei essere annoverato, per la mia storia personale, come un candidato autorevole. Lotto sempre con determinazione in ogni cosa che faccio nella vita per arrivare al massimo del risultato. E anche stavolta non mi risparmio.
Cosa ti è meno piaciuto, di questi cinque anni di governo regionale targato centrosinistra?
Il Trasporto locale. Il lavoro dell’esecutivo ha avuto molte luci ma anche tantissime ombre. Trenitalia e Rft (enti privati), che per conto della Regione hanno in appalto il servizio di trasporto pubblico hanno fatto il bello e il cattivo tempo.
In più di un’occasione hanno avuto un atteggiamento di indifferenza che ha infastidito e non poco noi mugellani, i pendolari, gli studenti e lavoratori. E il ruolo del controllore verso il gestore è apparso molto timido e non incisivo come avremmo voluto.
Le multe previste per i disservizi degli enti ferroviari dovevano essere comminate prima , con costanza, non ha molto senso inviarle adesso che è finita la legislatura. Questo è un quadro che ha pesantemente indebolito il nostro territorio, già fragilissimo di per sé.
E quali i risultati più positivi?
In Toscana il tasso di occupazione è cresciuto del 5%, sopra la media nazionale. La sanità pubblica, come qualità ed efficienza di servizi, è seconda solo al Veneto.
Il testo unico sul turismo, i libri e i nidi gratis per migliaia di famiglie toscane sono state un’approccio culturale concreto rispetto al passato in tutti i 273 comuni della Toscana.
Con quali idee e progetti vorresti andare in Consiglio?
Un pallino, un chiodo fisso: nel primo anno di attività vorrei contribuire ad eliminare le liste di attesa per le visite mediche.
Presenterò subito tre proposte di legge:
- Per i più fragili( sono 238,500 i pensionati con reddito sotto i 500 €. mensili) con l’istituzione di un fondo regionale annuale pari a 50 milioni.
- Per un incentivazione del fondo per il microcredito alle attività ex novo e alle piccole imprese;
- Una defiscalizzazione regionale per chi colloca la propria attività nei centri storici dei nostri comuni.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 ottobre 2025