MUGELLO – Il Filo ha rivolto alcune domande ai candidati mugellani alle elezioni regionali e ai consiglieri regionali uscenti del nostro collegio. Ora è la volta di Lapo Cipriani, borghigiano di 57 anni, insegnante di lettere specializzato in sostegno all’Istituto Giotto Ulivi, in passato si è occupato di sicurezza sul lavoro in Italia e all’estero. Cipriani si occupa anche di formazione alla sicurezza sia a scuola che in alcune agenzie formative.
Lapo, questo se non sbaglio è il tuo primo impegno politico diretto. E la candidatura per il Consiglio Regionale è una prova notevole. Com’è nata? E perché Fratelli d’Italia?
In realtà non è la prima volta: sono stato candidato, mi sembra alle Comunali del 1994 con AN. La scelta di candidarmi nasce dall’invito dell’amica Elisa Tozzi, consigliera uscente e candidata, che mi ha proposto di partecipare a questa tornata elettorale. La cosa mi ha sorpreso perché non ho esperienza politica ma alla fine ha prevalso la voglia di cercare di portare un piccolo contributo alla causa del centro destra. Perché Fratelli d’Italia? Perché sono da sempre di destra
Che tipo di campagna elettorale stai facendo?
Come dicevo non ho molta esperienza, ho partecipato ad alcuni dibattiti e poi con il classico porta a porta. Non utilizzo molto i social.
Perché un Mugellano dovrebbe votare per te?
Immagino che possa votarmi perché è di destra e perché sa che il nostro territorio ha bisogno di essere rappresentato da qualcuno che ci è nato, ci vive, ci lavora, e ne conosce le grandi potenzialità non sfruttate da una politica regionale miope.
Quali sono a tuo giudizio i tre difetti maggiori della maggioranza che finora ha governato la Regione Toscana?
Sono gli stessi che caratterizzano il centrosinistra nazionale: un certo distaccamento dal paese reale, dalle difficoltà dei cittadini alle prese con disservizi e disagi sempre crescenti. Se vogliamo indicare tre cose, i disservizi della sanità (basti pensare alla drammatica assenza di medici in alcuni distretti, frutto di una mancata programmazione), la quasi totale azione di prevenzione e manutenzione del territorio soprattutto sotto l’aspetto idrogeologico, e infine un evergreen, la cronica mancanza di servizi di trasporto efficaci da e per Firenze.
Anche la coalizione di centrodestra in Toscana finora non ha mostrato, salvo eccezioni una grande qualità di proposta e di presenza. Sei d’accordo con questa affermazione? E comunque, in cosa il centrodestra dovrebbe migliorare, per competere in modo più efficace con il centrosinistra?
Non sono d’accordo in quanto l’onere del governo regionale era in capo al centro sinistra e quindi è stato difficile fare molto di più dell’opposizione che è stata fatta. Credo che il centro destra debba, come sta facendo, concentrarsi sui problemi reali dei cittadini, in modo concreto e pragmatico: credo che Alessandro Tomasi sia la persona giusta per competere con questo centro sinistra un po’ forse usurato da tanti anni di governo senza ricambio.
In caso di elezione qual è la prima cosa che farai? E quale la prima proposta che vorresti portare in Consiglio regionale?
In caso di elezione? Parteciperò ai lavori del consiglio con interesse mettendo in primo piano le problematiche del nostro territorio. La mia prima proposta sarebbe rivolta alle piccole imprese, creare misure concrete di aiuto, quello che Elisa Tozzi ha definito “reddito di bottega”: attenzione, non una mancetta di pentastellata memoria ma sgravi fiscali o contributi sulle spese vive delle piccole imprese.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 ottobre 2025