
VAGLIA – A Dicembre partiranno i lavori per la messa in sicurezza permanente della ex cava di Paterno, a Vaglia. Lo ha annunciato ieri pomeriggio, lunedì 24 Novembre, il colonnello Nino Tarantino, membro della struttura commissariale guidata dal generale Giuseppe Vadalà. L’intervento procederà secondo un doppio scenario: nel caso dei rifiuti che si trovano all’esterno del capannone, in gran parte interrati, si opererà con la rimozione e smaltimento solo della parte sommitale, il terreno sarà poi rimodellato, isolato e coperto con la tecnica del capping.
“Per quanto riguarda l’area esterna – ha affermato il colonnello Tarantino – non sono state rilevate criticità nei suoli, mentre ci sono dei superamenti limitati degli standard nelle acque”. Secondo il colonnello, in particolare, sono state rilevate piccole quantità di ferro e manganese, solfati e boro, tali però da non generare al momento rischi concreti per la salute. Ma che richiedono di isolare il materiale per evitare altri rilasci in futuro.

Discorso diverso, invece, deve essere fatto per la grande mole di rifiuti accumulata sotto il capannone, che deve ancora essere caratterizzata con precisione, operazione che sarà possibile solo dopo l’abbattimento dell’edificio. Qui, negli anni scorsi, le analisi condotte per conto della procura avevano evidenziato anche la presenza di rifiuti pericolosi. “In questo caso – spiega l’ingegner Andrea Rafanelli, direttore Ambiente della Regione Toscana – dovremo prima di tutto approfondire la loro caratterizzazione. Poi i materiali saranno rimossi e smaltiti tramite adeguate procedure in grado di garantire sicurezza anche in merito all’eventuale volatilità delle polveri durante le operazioni”.
All’assemblea di ieri pomeriggio hanno partecipato anche il neo assessore gionale all’Ambiente Davide Barontini, il sindaco di Vaglia Silvia Catani, l’assessore del Comune di Vaglia Stefania Lombardo e una rappresentante di Veneto Acque: l’ingegnere Anna Santello, in qualità di incaricata per la progettazione.

Insomma, l’avvio dei lavori sarebbe finalmente vicino, dopo tanti anni. Tra i cittadini presenti in sala, alcuni hanno eccepito in merito al fatto che non tutti i rifiuti verranno portati via: i tecnici hanno però ricordato che, in certi casi, la legislazione prevede la messa in sicurezza permanente come una delle possibilità di bonifica, e che i rifiufi più “sensibili”, come quelli sotto il capannone, saranno comunque portati via con tutte le cautele del caso, anche per evitare la dispersione di polveri.
L’inizio del cantiere, come detto, è previsto per Dicembre, dopo che saranno concluse le procedure di aggiudicazione, con l’obiettivo di rendicontare il 70% dell’intervento entro Marzo 2026, per non perdere i fondi Pnrr assegnati al sito
Cittadini e rappresentanti delle opposizioni, hanno infine rivolto le loro domande ed espresso i loro dubbi. L’ex assessore Riccardo Impallomeni, ad esempio, ha sollevato il tema della sicurezza geologica dell’area. Altri, abitanti della zona, come detto, hanno spiegato che avrebbero preferito veder portare via l’intera mole dei rifiuti accumulati e in parte interrati in cava. Ma è stato ribadito loro che tale operazione, con la movimentazione dei prodotti, potrebbe avere un impatto ambientale maggiore di quello derivante da un loro isolamento e messa in sicurezza sul posto. Staremo a vadere.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 25 Novembre 2025




