BORGO SAN LORENZO – Le classi 3A e 3D dell’istituto comprensivo di Borgo San Lorenzo si trovano a Napoli nell’ambito del progetto dal titolo “#DiCosaSiamoCapaci”, un viaggio della legalità alla scoperta della città e delle sue caratteristiche. Dopo una prima cronaca (qui), inviano adesso il resonconto della seconda giornata:
Seconda giornata – 19 novembre
Evviva la NAPOLETANITA’
La giornata inizia nel centro storico di Napoli, a Piazza del Gesù. Le nostre guide Michele e Livio ci raccontano le origini di una città antichissima, “stratificata”, ricca di influenze greche, romane, spagnole e francesi, e… napoletane!!
Tra santi, superstizioni e passioni popolari, la figura di Maradona emerge come simbolo identitario, quasi sacro.
Proseguiamo lungo Spaccanapoli, antico decumano che divide la città, e poi in Via Toledo, dove osserviamo la storica vicinanza tra ricchezza e povertà. Qui nasce la tradizione del caffè sospeso, gesto di solidarietà ancora vivo. Scopriamo anche che Napoli conta circa 400 chiese e che molti conventi furono rifugio per i più poveri.
Entriamo poi nella ricca tradizione del presepe napoletano, nato nel ’700 e popolato da figure simboliche come il Monaciello.
In Via dei Tribunali scopriamo l’origine del detto “Vedi Napoli e poi muori”, collegato ai condannati a morte del Cinquecento. Poco dopo incontriamo l’opera di Banksy, la Madonna con la pistola, simbolo delle contraddizioni cittadine.
Al Duomo di Napoli impariamo il significato del rito del sangue di San Gennaro, custodito nella cappella costruita interamente dal popolo. Il suo scioglimento è letto come segno di protezione; il mancato scioglimento come presagio di tempi difficili.
E nel pomeriggio tutti a Casal di Principe, in visita alla Casa Don Peppe Diana, bene confiscato alla camorra e oggi museo della memoria. Attraverso le parole degli operatori scopriamo la storia coraggiosa di Don Peppe Diana, sacerdote ucciso nel 1994 per la sua denuncia contro la criminalità. Foto, testimonianze e oggetti raccontano la sofferenza della comunità, ma anche la rinascita grazie a cittadini e volontari che hanno saputo reagire.
Ultima tappa: Dulcis in Fundo, cooperativa nata in un altro bene confiscato. Qui conosciamo un progetto di rinascita attraverso il lavoro: una cioccolateria sociale che dà valore e dignità a persone fragili. È il simbolo del “fare il pacco alla camorra”: restituire legalità proprio nei luoghi dove un tempo si decideva la vita delle persone.
La giornata si conclude con il ritorno all’eremo, in attesa dell’ultimo giorno del viaggio.
To be continued …
Si ringrazia la Banca del Credito cooperativo del Mugello, Interiors Gallery design e arredamento, Mugello Promotional per aver sostenuto il progetto #DiCosaSiamoCapaci
Classi 3A e 3D dell’istituto comprensivo di Borgo San Lorenzo
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 Novembre 2025










