
MUGELLO – Sarà impiegato anche sulla ferrovia Faentina, il nuovo treno diagnostico “Tipo 4”. Dopo l’arrivo di “Diamante 2.0”, operativo sulle linee Alta Velocità dal Giugno 2024, la nuova generazione di rotabili diagnostici si estende ora sul territorio. Il “Tipo 4” sarà infatti il primo di 15 automotori bimodali destinati alle strutture territoriali di tutta Italia, capaci di operare anche sulle linee complementari, nei nodi e nei piazzali ferroviari.
A prima vista, il “Tipo 4” appare come un comune treno giallo RFI, ma al suo interno pulsa una sofisticata architettura digitale. È un automotore bimodale, con doppia trazione – diesel ed elettrica a 3kV – capace di viaggiare fino a 140 km/h durante le missioni diagnostiche.

A bordo, sensori e sistemi multisettoriali monitorano costantemente la geometria e l’usura del binario, la linea di contatto, la dinamica di marcia e l’interazione ruota-rotaia e pantografo-catenaria (quest’ultima cosa solo nelle linee elettrificate). Le telecamere effettuano la videoispezione in alta definizione del tracciato, mentre altri strumenti misurano la qualità dei segnali di telecomunicazione e l’efficienza dei sistemi di segnalamento.
Ogni dato raccolto diventa parte di un mosaico più grande. L’integrazione delle misure, le rilevazioni ripetute nel tempo e la memoria storica dei guasti consentiranno di costruire modelli previsionali del degrado, aprendo la strada a una manutenzione sempre più predittiva.
Significa poter intervenire prima che un’anomalia diventi guasto, migliorando la pianificazione delle attività e l’affidabilità complessiva del sistema ferroviario.

© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 21 Ottobre 2025