
SCARPERIA E SAN PIERO – Lo scorso 23 Luglio, a San Piero a Sieve, è mancato all’affetto dei suoi cari Alessandro Capecchi, da tutti meglio conosciuto come ‘Paleo’. Anche se è trascorso già del tempo, non è mai troppo tardi per ricordare una persona che, oltretutto, ha contribuito al bene del paese.
Alessandro era nato a San Piero il 19 gennaio del ‘48, ed ha trascorso gran parte della sua carriera lavorativa alle dipendenze del Comune come operatore tecnico (allora si diceva operaio): dal 1974 fino a quando è andato in pensione, nel 1997. Un periodo che ha visto avvicendarsi i sindaci Luigi Baggiani, Enrico Ricci, Mauro Dugheri e Alessia Ballini – al tempo vicesindaca, prima di diventare sindaca. Sapeva fare di tutto, dallo stradino, al muratore, al falegname, ed ha potuto esercitare i suoi talenti in un periodo nel quale, se si avevano delle buone idee, quasi sempre si era autorizzati ad attuarle senza troppi vincoli burocratici.

Questo suo essere così poliedrico nel fare ciò di cui c’era bisogno, e l’amore che metteva nei vari progetti, erano aspetti che lo avvicinavano all’arte. Sua una delle prime pensiline per l’attesa degli autobus realizzate non soltanto a San Piero a Sieve, ma in tutto il Mugello. Un’inventiva che lo rendeva determinante nel risolvere ogni problema si presentasse, che per lui non era mai impossibile. E tutto con una fedele compagna sempre al suo fianco, al lavoro come nel tempo libero, una cagnetta randagia che aveva raccolto da qualche parte e che non lo mollava mai: l’indimenticabile Gina.
Volontà, energia, carattere e solarità, ecco soltanto alcune caratteristiche con le quali possiamo ricordare Paleo. Ma anche dolcezza, generosità e inclinazione alla concordia, come chi ha sempre presente che la vita è un soffio, e che non bisogna mai prendersi troppo sul serio.
Lo si sentiva arrivare grazie a dei segnali ben precisi, e sempre sonori: fischiettando o cantando. E non una fischiatina così tanto per fare, ma delle vere e proprie melodie sostenute da un’energia gioiosa e potente. Un saluto al mondo – energico anche quello – ed eccolo davanti, bello, asciutto, con la sua faccia aperta, gli occhi verdi sempre sorridenti, il capo pieno di riccioli chiari. Quasi un eterno ragazzo fino alla fine, perlomeno nell’animo.
Per molte delle edizioni del Palio della Fortezza, che si è svolto dal 1993 al 2007, è stato Capopopolo del rione Piazza, che ha totalizzato tante vittorie nei giochi rievocativi della costruzione della Fortezza di San Martino. Grazie alla persona che era, riusciva sempre a unire, a scaldare gli animi ma anche a tranquillizzarli e a sedare le controversie.
Un apporto alla collettività a tutto tondo, ed anche se erano anni che la malattia lo teneva lontano dalla vita sociale, ora che Alessandro non c’è più, il suo “rumore” manca, soprattutto alla famiglia, alla moglie Anna, ai figli Cristiana e Claudio, ai fratelli e ai nipoti. Ma manca anche a tutti noi, che abbiamo avuto la fortuna di incrociarlo sulla nostra strada. Grazie per esserci stato sempre con tutto te stesso; adesso riposa in pace, Paleo!

Elisabetta Boni
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 11 Ottobre 2025