1200 soci alla festa della Banca del Mugello, all’Obihall
FIRENZE – Il presidente Raffini lo ha promesso: “Ci rivedremo qui l’anno prossimo”. Cambierà il marchio, non più Banca del Mugello-Credito Cooperativo, bensì “Banco Fiorentino”, a causa della recentissima fusione con le banche di Credito Cooperativo di Signa e di Impruneta. Ma la festa dedicata ai soci dell’area mugellana sarà ripetuta.
Anche perché è diventato un appuntamento molto apprezzato e molto frequentato. Anche ieri sera, all’ObiHall di Firenze c’erano almeno 1200 persone, che hanno gustato le tante specialità offerte al’esterno e all’interno della struttura. Per poi sedersi in platea per ascoltare il saluto del presidente Paolo Raffini, e assistere al divertente spettacolo di Andrea Perroni, comico di Zelig. Non prima di aver cantato tutti insieme l’Inno di Mameli, per ricordare la festa della Repubblica.
Raffini ha presentato le novità che attendono il sistema bancario nazionale e in particolare il Credito Cooperativo, spiegando le forme di tutela e di garanzia finalizzate a renderlo più forte e sicuro. “La spinta di Federcasse è quella verso processi di consolidamento e di concentrazione delle BCC, favorendo e incentivando le fusioni tra le banche limitrofe, cercando di creare soggetti bancari di dimensioni più grandi, più patrimonializzati e forti, su territori omogenei evitando sovrapposizioni territoriali e creando così soggetti più robusti. E’ quello che noi come Banca del Mugello abbiamo fatto, dando vita a un nuovo soggetto, il Banco Fiorentino, insieme alle due consorelle di Signa e di Impruneta, convinti di aver creato una banca più grande e forte, con un territorio più ampio, seguendo così le indicazioni di Federcasse e della stessa Banca d’Italia. Abbiamo voluto anticipare un percorso che altrimenti avremmo probabilmente dovuto subire, e come noi stanno facendo tante altre BCC in Toscana dove sono ben nove i progetti di fusione già realizzati o in corso di realizzazione. Anche ieri nella sua relazione il Governatore della Banca d’Italia Visco ha invitato le banche a razionalizzare e a tagliare i costi, realizzando economie di scala che si raggiungono solo con un aumento delle masse critiche amministrate e quindi attraverso la crescita e l’unione di più banche. Abbiamo quindi preso coscienza di un rinnovato contesto normativo ed economico e responsabilmente abbiamo scelto questa nuova strada nell’interesse della nostra banca, per vederla proiettata in un futuro di sviluppo e di rafforzamento”.
E chiude citando Kennedy: “Lo so, i cambiamenti talvolta sono difficili e sofferti, generano dubbi, ma il mondo è progredito grazie al coraggio di qualcuno che ha voluto cambiare per migliorare. Diceva Kennedy che il cambiamento è una legge della vita e coloro che si ostinano a guardare sempre e solo al passato o si concentrano unicamente sul presente, possono essere sicuri di perdersi il futuro”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 giugno 2016