Ricreazione, “nel regolamento è prevista, ma non mi pronuncio sulle circolari della Dirigente”: l’intervento del Commissario del Comprensivo borghigiano
BORGO SAN LORENZO – Ora sulla vicenda, piuttosto intricata, della “ricreazione” in classe o della “ricreazione negata, alla scuola media di Borgo San Lorenzo, interviene Giacomo Villa, commissario straordinario dell’Istituto Comprensivo di Borgo San Lorenzo, una figura nominata dall’Ufficio Scolastico Regionale di Firenze agli inizi di settembre, per fare le veci del Consiglio d’Istituto, visto che i due precedenti Consigli, quello della Direzione Didattica e quello della media “Giovanni Della Casa” sono entrambi decaduti non appena avvenuta la fusione dei due istituti e la nascita del nuovo Istituto Comprensivo.
Villa chiarisce un elemento della vicenda, anche se, al termine del suo documento, precisa di voler tralasciare, “perché non di mia competenza, le circolari interne emanate dalla Dirigente, su cui non posso pronunciarmi”.
Ma probabilmente sta proprio qui, nelle comunicazioni della preside ai docenti, l’elemento di non chiarezza -o qualche indicazione restrittiva- che ha portato alle tensioni dei giorni scorsi.
“Vorrei brevemente cercare di fare chiarezza -scrive Villa- sulla vicenda “ricreazione” alla scuola secondaria di primo grado di Borgo San Lorenzo, che in questi giorni è arrivata alle cronache di stampa locale e non solo, offrendo elementi di ulteriore discussione e approfondimento.
La ricreazione o meglio intervallo, fa parte del “tempo scuola” e viene disciplinato, come molti altri aspetti della vita scolastica, da un Regolamento di Istituto deliberato dal Consiglio di Istituto. Il regolamento in questione, quello cioè che non è stato più di tanto citato nella vicenda, è il Regolamento dell’Istituto Comprensivo di Borgo San Lorenzo, nato il primo di settembre dall’unione della Direzione Didattica e Scuola Secondaria di Primo Grado. Regolamento che porta la mia firma, quella del Commissario Straordinario”.
Poi Villa entra nel merito: “Il Regolamento dell’Istituto Comprensivo è un documento nato dall’unione di due regolamenti precedenti e ha avuto, come ogni regolamento delle bozze, delle modifiche e degli aggiustamenti in corso d’opera. Una di queste bozze, non definitiva, non protocollata (quindi non ufficiale) è stata appesa all’Albo della scuola media (peraltro a mia insaputa, quando gli organi competenti all’approvazione sapevano che era una delle tante versioni). Da lì, attraverso rapidi scatti, è girato sulle chat di genitori (interroghiamoci, tra le altre cose, sulle modalità di utilizzo dei social che vogliamo insegnare ai nostri figli)”.
E il Commissario evidenzia che nel testo l’intervallo in qualche modo era previsto. Nella prima versione con qualche ambiguità: “Quel regolamento, seppur non recante nell’articolazione oraria la dicitura “intervallo”, a pag. 7 (art. 5) così disciplinava l’intervallo: “Durante l’intervallo, i ragazzi possono girare liberamente nei corridoi, ma senza correre ed andare da un piano all’altro””.
Poi, “In data 10 ottobre è stato deliberato il nuovo regolamento, questo protocollato e diffuso ufficialmente, che ha l’intervallo nell’articolazione oraria della giornata scolastica e reca a pag. 8 (art. 5) testuali parole: “Durante l’intervallo, i ragazzi possono uscire dall’aula liberamente, sostare nei corridoi, ma senza correre ed andare da un piano all’altro, evitando di adottare comportamenti lesivi o pericolosi per se stessi e gli altri […]”.
Ricordo comunque che, come ogni testo scolastico, è passibile di ulteriori modifiche in ogni momento, qualora se ne ravvisi la necessità”.
“Mi è sembrato corretto -conclude il Commissario del Comprensivo borghigiano- fornire queste ulteriori informazioni sulla vicenda nella convinzione che ha animato me e gli altri consiglieri uscenti del Consiglio di Istituto di Infanzia e Primaria, la certezza, cioè, della necessità di chiarezza prima di tutto e di un clima il più possibile sereno e collaborativo tra le varie componenti della scuola”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 12 ottobre 2018
Noncapisco come mai il sig. Villa continui a dire che lui in questa faccenda non c’entri nulla. Se c’era l’urgenza di creare un ‘unico regolamento. Cito sue testuali parole “abbiamo fatto copia incolla”, anche perché i regolamenti precedenti non avevano difetti, né di vizi né di forma. Invece son voluti andare a modificarli, scusate se lo dico, ma in maniera molto scorretta. Tutti sanno che il regolamento di istituto si basa sulla coordinazione e approvazione di tutta la comunità scolastica,dal primo all’ultimo dei suoi componenti, suddivisi in rappresentanze che diventano consiglio di istituto. Quindi cambiare un regolamento così importante in due persone sole, mi sembra un po’ eccessivo.