6.200 le firme raccolte contro la discarica di Paterno. Ma la Regione non modifica il Piano Rifiuti.
VAGLIA – La raccolta di firme, lanciata a metà ottobre dai comitati mugellani al fine di eliminare dal Piano Provinciale dei rifiuti la previsione di una discarica di amianto nella cava di Paterno a Vaglia, si è conclusa in questi giorni. Il conteggio definitivo è di 6.205 adesioni, in gran parte raccolte a Vaglia e a Scarperia e San Piero.
Un ottimo risultato dunque, che testimonia la volontà popolare di essere parte attiva nelle scelte che incidono sul territorio e sulla salute, e che troppo spesso, come nel caso di Paterno, vengono prese all’insaputa della cittadinanza. Ricordiamo infatti che la proposta di realizzare la discarica per amianto, accolta dalla Provincia di Firenze, è stata formulata nel 2010 dall’ex Sindaco di Vaglia Pieri, senza informare la popolazione e neppure il Consiglio Comunale.
Sempre nel 2010 la società Produrre Pulito (controllata da alcune coop rosse e dalle banche MPS ed Etruria), specializzata nel trattamento di rifiuti tossici e nocivi, iniziava la transazione volta ad acquistare la cava.
Il Prof. Armando Mannino, in qualità di rappresentante del Coordinamento dei comitati, ha chiesto un incontro a Enrico Rossi, Governatore della Regione Toscana, in modo da consegnare di persona le numerose firme raccolte.
Proprio Rossi, in una mail indirizzata il 20 ottobre all’Assessore ambientale del Comune di Vaglia Impallomeni , scriveva:
“L’assessora regionale all’ambiente, dando voce alla presa di posizione dell’ente regionale che amministro, ha da subito definito ‘inopportuno l’utilizzo del sito come discarica autorizzata di amianto o altri rifiuti’, auspicando ‘la messa in sicurezza e la bonifica dell’area’ ”.
Le affermazioni del Governatore, che avevano fatto sperare molti nella fine dell’incubo amianto, non sembrano però aver avuto esito concreto.
E’ infatti di recente approvazione il Piano Regionale toscano dei rifiuti, che non ha visto l’accoglimento delle Osservazioni a suo tempo presentate dal comitato ambientalista di Vaglia, che chiedeva appunto lo stralcio della previsione della discarica di Paterno. A quanto pare, le Osservazioni non sono state neppure lette.
Chissà se le oltre seimila firme che il Coordinamento dei comitati consegnerà a Rossi in persona avranno maggiore fortuna. O se la volontà popolare sarà ancora ignorata.
Francesca Chemeri
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – Novembre 2014