BORGO SAN LORENZO – “Un contributo utile, non richiesto e per questo ancora più apprezzato”: conclude così il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Phil Moschetti il convegno organizzato nell’auditorium del “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo: un’iniziativa per riprendere la discussione sullo sviluppo futuro del Mugello.
Qualche grande pregio sicuramente il convegno l’ha avuto. Anzitutto si è colto uno spirito giusto e costruttivo. Non inutile e vacua passerella, bensì il desiderio di dare un contributo positivo, uno stimolo di idee e di prospettive.
Il messaggio più positivo venuto dall’iniziativa promossa da un gruppo di persone qualificate, esperti e tecnici di vari ordini professionali, è stato quello che occorre ricominciare a progettare seriamente, a confrontarsi sulle idee e sulle proposte, a sottoporsi all’esercizio faticoso ma indispensabile della verifica, dell’approfondimento e del discernimento.
Semmai, se un difetto si può trovare nell’evento di sabato scorso è stato forse quello della sovrabbondanza e talvolta della disorganicità. Spunti interessanti, ma sicuramente da ricomporre e da approfondire verificandone fattibilità e prospettive: le ciclovie, il tram-treno, le impese di comunità, il tema dell’ospitalità, per finire con una tavola rotonda con troppe voci.
Ma la strada è giusta, e innovativa: lo dimostra il lavoro del Polo Tecnico Professionale Agribusiness Mugello, che mette per la prima volta insieme, in modo fecondo, il mondo delle imprese con quello della formazione.
Occorre dunque continuare: non essendo né una passerella né un fuoco d’artificio, bisogna continuare a dar filo e tessere la tela dello sviluppo. Con le idee e le istanze della società civile che ritornano a interloquire in modo fattivo con gli amministratori locali, sabato presenti in buon numero -anche se si è notata l’assenza totale di alcuni gruppi politici-.
Continuare: perché avere una visione strategica significa guardare avanti, e camminare. Facendo squadra, perché per dare uno sviluppo vero alla comunità mugellana c’è bisogno di tutti, di tutte le risorse, le sensibilità e le capacità. Non servono primedonne, serve spirito di servizio e caparbietà-
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 novembre 2019