BORGO SAN LORENZO – La sanità in Mugello al centro dell’incontro di giovedì 28 novembre presso la Sala consiliare del Comune di Borgo San Lorenzo. Un incontro pensato per illustrare alle amministrazioni locali ed ai cittadini lo stato di avanzamento, le soluzioni progettuali e gli sviluppi futuri, ma anche per fare il punto sui servizi che l’ospedale continuerà ad erogare nonostante i cantieri, sul personale, con l’arrivo di nuovi specialisti, e su come funzioneranno casa e ospedale di comunità, con quale personale e con quali finalità.
Promosso dall’amministrazione del Comune di Borgo San Lorenzo e dalla Società della Salute Mugello, l’incontro ha visto la presenza tra i relatori dell’architetto Francesco Napolitano, Direttore dell’Area Tecnica, della Dottoressa Claudia Capanni, Direttrice dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo, della Dottoressa Erita Donnini, Coordinatrice sanitaria dei Servizi Territoriali Zona Mugello, e di Daniele Mannelli, direttore di struttura operativa complessa dell’Azienda Usl Toscana Centro, denominata Gestione Area Convenzionati.

Primo punto esposto durante l’incontro è stato quello riguardante il presidio ospedaliero del Mugello, che da qualche mese ha visto finalmente aperto il cantiere. “Un’opera – ha spiegato l’architetto Napolitano – dal valore totale di 45 milioni di euro di investimento realizzato dallo Stato, dalla Regione e dall’Azienda sanitaria”. Nell’esposizione dell’architetto Napolitano, sono stati illustrati tutti gli snodi del progetto, che è stato pensato in varie fasi sequenziali per permettere lo svolgimento dei lavori senza dover chiudere il presidio ospedaliero. “I tempi di esecuzione – spiega Napolitano – dei primi lotti sono in linea con le aspettative: 1820 giorni di lavori, con fine pensato il 21 maggio 2029. Per quanto riguarda i lotti successivi sono ancora in fase di calcolo”. In conclusione, l’architetto Napolitano ha confermato come il Pronto Soccorso “non sara oggetto di lavori”, mentre, rispondendo ad una domanda rivolta dal pubblico, ha confermato come non sia menzionato nel progetto un locale per la risonanzia magnetica, oggetto di raccolta firme e battaglie di tanti cittadini locali.

Sulla convivenza con la fase di adeguamento, la Dottoressa Capanni, Direttrice dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo, ha confermato come i lavori siano stati pensati per impattare il meno possibilie sulle prestazioni dell’Ospedale, confermando che “per il momento non ci sono state grosse ripercussioni”. Sulla questione del personale, la Direttrice ha spiegato come “il Mugello non è un’isola felice rispetto alla situazione nazionale. Abbiamo come nuovi arrivi, dopo molti anni, un ortopedico, grazie ad un concorso pensato dalla Regione Toscana molto attrattivo per giovani medici. Abbiamo avuto da poco la nomina del Direttore della Terapia Intensiva, e probabilmente nel prossimo anno quello per il Direttore della Medicina Interna”. La Direttrice Capanni ha poi concluso il suo intervento parlando dei servizi erogati dal presidio mugellano, spiegando come da fine 2023, oltre al reparto di reumatologia, c’è stato l’ampliamento legato alle ore nei reparti di endocrinologia ed urologia. “Il quadro è questo – ha concluso la Direttrice Capanni -: criticità ci sono, a volte le copriamo con più difficoltà a volte con meno, ma devo sempre ringraziare la professionalità di chi lavora nel presidio”.

Sulla questione delle Casa della Salute, sono intervenuti la dottoressa Erita Donnini, Coordinatrice sanitaria dei Servizi Territoriali Zona Mugello, e Daniele Mannelli, direttore di struttura operativa complessa dell’Azienda Usl Toscana Centro, che hanno spiegato lo stato dell’arte: le case di comunità finanziate (Borgo San Lorenzo, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Dicomano e Scarperia e San Piero) sono già in fase di realizzazione, mentre risultano previste a Vicchio, Firenzuola e Barberino di Mugello.

Quello principale sarà quello borghiano, che funzionerà da HUB principale per il territorio: “Sorgendo a pochi metri dal presidio ospedaliero – ha spiegato la Dottoressa Donnini – si cercherà di investire per avere delle specialistiche che non sono presenti in Ospedale, andando comunque ad implementare quelle già presenti. Ma l’idea è quella di creare degli spazi dove non solo si metterà al centro la salute fisica ma anche quella mentale e sociale, per una salute a tutto tondo”. Nella sua spiegazione, la Dottoressa Donnini ha spiegato anche che le strutture più periferiche avranno comunque la presenza di medici di base affiancati dalle nuove tecnologie di telemedicina. Sulla Casa di Comunità, Donnini ha spiegato come “l’idea è quella di far entrare una persona con dei problemi e farla uscire con appuntamenti presi e seguita”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 novembre 2024





