Alla ricerca dello sviluppo possibile, il contributo del convegno del 19 novembre
BORGO SAN LORENZO – Sono ormai rare le occasioni di confronto e di approfondimento pubblico su tematiche e progettualità legate allo sviluppo del Mugello. Ed è quindi sicuramente un gran merito del comitato organizzatore, quello di aver proposto l’evento convegnistico che si è tenuto sabato scorso nell’auditorium dell’istituto superiore “Giotto Ulivi” a Borgo San Lorenzo.
Pubblico numeroso, qualificati i relatori, forse perfino troppi gli interventi e le tematiche messe in evidenza.
Interventi comunque qualificati e ricchi di spunti. Dall’esperienza portata dalla dirigente de La Marzocco Michela Nardini – che ha fatto notare anche la mancanza delle necessarie competenze tecniche sul territorio, tanto da aver convinto Marzocco a promuovere una scuola di formazioni interna, che ha già coinvolto 180 ragazzi- allo studio sulle tendenze abitative proposta da Chiara Agnoletti, ricercatrice Irpet, alle indicazioni urbanistiche date dal prof. Grelli e dall’architetto Viviani, e al contributo sul Piano dei Trasporti proposto dal Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze prof. Giuseppe De Luca. Per finire con le indicazioni e le prospettive sul trasporto ferroviario proposte dagli ex-dirigenti Fs Pezzati e Martini. Che hanno dato alcuni spunti progettuali di prospettiva, anche se con qualche notazione che è parsa datata e non più attuale.
In alcuni interventi è stato forte il richiamo alla concretezza, ma più di tutti questo richiamo è emerso nell’ultimo degli interventi, quello di Massimo Biagioni, direttore regionale di Confesercenti, fatto anche a nome delle altre associazioni di categoria. Biagioni non le ha mandate a dire. Ha parlato del convegno come “meritoria supplenza alla politiche che non c’è più”. Ha parlato di “Mugello debole e marginale. Con la divisione tra Mugello e Valdisieve che ha indebolito entrambi. E con una divisione evidente tra i sindaci: non essendovi più la politica ognuno deve pensare per sé”. Ha ricordato la debolezza dell’Unione dei Comuni “che sta al buon cuore dei sindaci”, e ha denunciato il ritorno alla “Firenzina che non sa guardare oltre il Ponte Rosso. Cìè un nuovo accentramento tutto su Firenze”. E così Biagioni è arrivato alla Faentina “madre di tutte le battaglie. Fare un anello metropolitano che colleghi il Mugello a Firenze sarebbe una svolta decisiva per la nostra zona”.
Poi la tavola rotonda alla quale hanno preso parte le istituzioni presenti. E qui va aperto un altro capitolo. Al convegno ha completamente marcato visita la Regione Toscana. Nonostante fosse stata invitata sia nella persona del presidente che in quella dell’assessore ai trasporti. Ma non si è visto nessuno, e questo ha indebolito la forza del convegno, perché mancava l’interlocutore principale. Ed è mancato anche l’interlocutore fiorentino. Nardella era invitato, ma non si è fatto vedere. Ha ascoltato parte dei relatori il neo-assessore fiorentino Giovanni Bettarini, che però non ha portato la voce della città di Firenze alla tavola rotonda.
Chi invece alla tavola rotonda c’era di cose ne ha dette. Vi hanno partecipato i deputati Erica Mazzetti e Federico Gianassi, i sindaci di Borgo San Lorenzo Omoboni, di Barberino di Mugello Mongatti, di Scarperia e San Piero Ignesti, di Firenzuola Buti, il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello e sindaco di Dicomano Passiatore, e gli assessori Impallomeni di Vaglia e Vichi di Vicchio.
Ecco che cosa hanno detto:
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 novembre 2022
E siamo sempre alle solite , a parte Biagioni che mi sembra abbia fatto un intervento appropriato il resto con la parte politica in testa è mancato
completamente, non si è ancora capito che l’area metropolitana senza il Mugello non va da nessuna parte , ci sono problemi gravi di viabilità e di ripredisposizione di tutto il territorio , bisogna che qualcuno incominci a parlare di nuova circonvallazione di Firenze e di bretella autostradale che da barberino passando dal Mugello vada a Firenze Sud o Incisa. se non avverrà questo a Firenze andremo verso un caos totale .