Anche il “Giotto Ulivi” per Marradi e l’Ortofrutticola
MARRADI – L’Istituto di Istruzione superiore “Giotto Ulivi” è collocato nel Mugello ed ha chiaramente un utenza giovane, ma nonostante ciò stiamo vivendo con preoccupazione la vicenda dell’Ortofrutticola del Mugello. Non fosse altro perché tra i nostri indirizzi di studio abbiamo Agraria, Agroalimentare ed Agroindustria , quali settori di studio fortemente legati ai prodotti del nostro territorio ed alla loro trasformazione e valorizzazione. Ma anche perché abbiamo attivato da anni un gemellaggio scolastico tramite un progetto Erasmus plus con il Liceo Agricolo di Castelnaudary, città francese, anch’essa valorizzata da prodotti della gastronomia locale. Un Liceo francese che ha saputo e voluto organizzare momenti formativi anche con l’ortofrutticola del Mugello nella logica di un Europa capace di scambiarsi cultura, tradizione ed innovazione. Ma vogliamo al proposito mettere in campo alcune considerazioni : che mondo strano, che mondo bello !! Da un lato vige la globalizzazione, delle merci, dei prodotti, ed anche degli “esseri umani” ; dall’altro ci viene detto sul piano alimentare : che occorre valorizzare e legare i prodotti al loro territorio. Come conciliare questi due aspetti che in parte ci fanno cadere o per lo meno pensare ad una contraddizione?
Ne è forse un esempio l’Ortofrutticola del Mugello, fabbrica che ha lavorato per diversi anni un prodotto che ha un valore particolare in un territorio specifico ma anche e non solo del Mugello per poi esportare il prodotto lavorato in diversi parti dell’Europa e del mondo. La fabbrica si trova a Marradi ed adesso è privatizzata, ma è nata con i contributi di fondi europei per dare valore ad un prodotto tipico dei nostri Appennini e per dare lavoro ad uomini e donne che hanno deciso di continuare a vivere sempre sui nostri Appennini. Sempre Marradi, assieme ad altri nove comuni ( Borgo San Lorenzo, Dicomano, Londa, Rufina, Scarperia, Vicchio di Mugello, Firenzuola, San Godenzo e Palazzuolo sul Senio), ha ottenuto diversi anni fa, un riconoscimento di qualità, di livello europeo e cioè il “Marrone del Mugello I.G.P”.
E’ possibile commercializzare con il marchio I.G.P il marrone fresco, secco sgusciato e la farina di marroni e sicuramente la quantità di prodotto lavorato dall’ortofrutticola con il marchio I.G.P è molto poco ma è qui che si interseca il problema della globalizzazione dei prodotti con i problemi dei nostri Appennini e la delocalizzazione delle fabbriche e dei relativi lavoratori (esseri umani).
Ciò a dire che il riconoscimento I.G.P corrisponde sul piano produttivo, ad una superficie totale di circa 3000 ettari di castagneti per una produzione media stimata di Q. 36.000 ed oggi ben 120 aziende agricole sono socie dell’Associazione dei produttori facenti capo al riconoscimento sopra citato.
Altri numeri ci dicono che dei quasi 8.000 comuni presenti in Italia 3.488, pari al 44,1 per cento vivono con meno di 2.000 abitanti e di quelli sopra citati, quattro su dieci, vivono già o stanno vivendo un problema di calo demografico o di esodo e sicuramente la delocalizzazione e/o la riduzione produttiva dell’Ortofrutticola del Mugello potrebbe determinare anche una delocalizzazione di alcune famiglie marradesi alla ricerca di lavoro in altre zone.
Quali sono le soluzioni per mitigare questo fenomeno ? Sicuramente la vitalità dei piccoli comuni montani e collinari può essere trovata solo ritagliandosi uno spazio economico – produttivo valorizzando il proprio territorio, le proprie produzioni e le proprie peculiarità.
Probabilmente abbiamo detto cose scontate e non abbiamo ricette per risolvere problemi ; queste nostre righe vogliono avere un triplice obiettivo:
- Mettere una pulce all’orecchio dei nostri studenti quali futuri cittadini e lavoratori cosi che acquisiscano sempre di più una consapevolezza delle potenzialità di un territorio ed acquisirne un senso di appartenenza.
- Esprimere estrema solidarietà ai lavoratori in presidio dell’ortofrutticola del Mugello ed al territorio del Comune di Marradi nella convinzione che dietro al rischio di impresa ed alla qualità di una produzione ci stanno competenze manageriali e di mercato ma anche delle persone .
- Un territorio è legato a chi lo popola ed ai suoi prodotti ed i castagni che producono in tale territorio il “Marrone del Mugello I.G.P” è pure parte di quei comuni montani e collinari dove tutti dobbiamo operare per salvaguardarne la vitalità.
Il tutto nella ricerca del bene comune in un approccio con un taglio associativo, o per lo meno condiviso e capace di mettere in rete le potenzialità di ognuno.
Un docente dell’area A.A.A La dirigente scolastica
Prof. Alessandro Bellini Prof.ssa Adriana Aprea
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 19 gennaio 2022