Assemblea sui lavori al Centro Piscine, Il Comune spiega il proprio punto di vista. Ma rimangono gli interrogativi
BORGO SAN LORENZO – Si è tenuto nel pomeriggio di ieri, giovedì 6 febbraio, l’incontro pubblico promosso dall’Amministrazione Comunale di Borgo San Lorenzo per fare il punto sul progetto del Centro Piscine del Mugello.
L’appuntamento, che rientra in un calendario più ampio di assemblee aperte al pubblico per approfondire i progetti finanziati dal PNRR, è stato incentrato totalmente sui lavori di riqualificazione del Centro Piscine del Mugello e le polemiche che sono scaturite in questi mesi, a partire dalle tempistiche di riapertura fino alla tanto discussa variante per la profondità della vasca centrale.
Insieme al sindaco di Borgo San Lorenzo Leonardo Romagnoli ed all’assessore con delega allo Sport Gabriele Timpanelli, erano presenti il responsabile del procedimento per quanto riguarda il Comune di Borgo San Lorenzo geom. Luca Cerreti, il progettista Giuliano dalle Mura, il coordinatore regionale del settore formazione FIN Franco Bonciani e Marco Ceccantini, vicepresidente UISP Toscana.
Dopo una parte dedicata alle motivazioni che hanno spinto la parte politica dell’Amministrazione a decidere di intraprendere una direzione diversa per i lavori, si è passati alla parte tecnica ed anche sociale e sportiva, con gli ospiti chiamati da Sindaco ed Assessore ad esporre il proprio punto di vista. In conclusione le domande di alcuni cittadini intervenuti all’assemblea.
Ma all’indomani dell’assemblea, un gruppo di utenti ci ha scritto per sottolineare alcuni punti: “Dopo l’Assemblea sulla piscina, tenutasi il 6 febbraio, a cui hanno partecipato, a dire la verità, pochissimi utenti e le squadre sportive, ci preme fare alcune considerazioni. Al responsabile UISP rispondiamo che è vero che le piscine si dotano dei 180 centimetri nell’area metropolitana, ma siamo in presenza di una forte concorrenza e di un’utenza diversa dalla nostra. La nostra piscina, unica e monopolista sul territorio, vive su uno storico consolidato di utenze tra loro diverse. Al responsabile FIN, che, come immaginavamo, ha disquisito solo sul valore della competizione e della possibilità di organizzare gare anche nel Mugello, rispondiamo che è un po’ distratto, perché è da quando esiste il Centro Piscine che gli eventi a cronometro sono presenti, senza bisogno di omologazione, nella vasca grande. Sottolineiamo ancora una volta, come al dibattito siano mancati gli utenti. Ma cosa pensano gli utenti?
La piscina di Borgo ha una propria peculiarità non confrontabile con altre piscine e si identifica con il proprio territorio. Promozione della cultura sportiva, attenzione al benessere psico fisico, aggregazione ai valori di squadra e dare diritto di cittadinanza a tutti nelle fruizione dei servizi. Con la misura dei 180 centimetri nella vasca grande, certo, si fa un favore alla pallanuoto (legittimo), ma si mettono in discussione le dinamiche sociale, culturali e sportive della piscina stessa. Per due ragioni:
- I 180 centimetri (non si tocca) rappresentano un limite per chi ha paura dell’acqua e la fobia dell’acqua alta.
- Lo storico delle utenze (2.500 iscritti corsi bambini, 400 corsi adulti, 240 corsi AFA, 240 corsi fitness, più gestanti, attività motorie, diversamente abili) con il profondo rapporto con le scuole, circa 12.000 ingressi di studenti.
Come gestiamo ed organizziamo questi corsi nella vasca 180 centimetri se non ci sono le condizioni? Puntiamo tutto sulla vasca piccola?L’assessore ci ha detto che una soluzione è nelle pedane, che alzano e abbassano il livello dell’altezza. Trasmettiamo una mail che, il responsabile di un’azienda leader nel settore piscina ci ha mandato. Cita testualmente: ‘Il fondo mobile (la pedana) è realizzato in materiale plastico, dimensione 100 x 100 cm, con una piattaforma in PVC, ventosa antiscivolo d’appoggio, del peso di kg 20 ciascuna. Prodotto indicato per coprire temporaneamente piccoli spazi’.
Ora, noi dovremmo mettere queste pedane, con utilizzo strettamente limitato, con dispendio di manodopera e tempi, almeno 4/5 volte a settimana, in una vasca da 25 mt, per almeno 15 anni. Quindi, di cosa parliamo? Lungi da noi la polemica, ma non pensate che in questo modo create cittadini di serie A, le società sportive, e cittadini di serie B, le utenze dei corsi che, se dovessimo parlare con il linguaggio di un’impresa, rappresentano oltre l’80 % del fatturato? Sono domande legittime a cui, fino ad ora, non sono state date risposte. E, la data della riapertura della piscina, piano piano si avvicina”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 7 febbraio 2025