SCARPERIA E SAN PIERO – La frazione di San Giovanni in Petroio, e la sua strada, sono divise tra due Comuni, quello di Barberino di Mugello e quello di Scarperia e San Piero. Ed è proprio su quest’ultimo tratto che alcuni residenti hanno da ridire.
“I problemi – spiegano – sono diversi. La strada è peggiorata drasticamente nell’ultimo anno e gli interventi del Comune spesso sono rapidi e non risolutori. Ci sono molte buche, ad esempio, che vengono riempite di sassi che, con un po’ di pioggia, si rivelano completamente inutili, creando disagi sia a chi viaggia in auto ma anche, e soprattutto, a chi usa moto o peggio biciclette. L’estate scorsa, per esempio, un ragazzino è caduto in una di queste buche facendosi molto male”.
Un’altra problematica della strada sono le zanelle e i canali che l’attraversano, giudicati troppo profondi:
“A seguito dell’alluvione – continuano – hanno creato questi fossetti sia lungo la carreggiata sia orizzontalmente, attraverso la strada. Sono veramente profondi e, quando le auto si scambiano tra loro inevitabilmente si finisce con le ruote nell’azzanella. Infine, proprio a seguito dell’alluvione di questo inverno una parte della strada è franata, è stata semplicemente delimitata da un nastro in plastica e non è ancora stato fatto nulla. Il problema è che la strada continua a cedere”.
C’è da precisare che proprio quel tratto di strada è stato interessato dai fondi del bilancio di previsione 2023/25 (articolo qui) che prevedeva interventi di messa in sicurezza e manutenzione stradale. Come spiega Dante Albisani, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Scarperia e San Piero: “Non abbiamo ricevuto segnalazioni su questa strada, in ogni caso nell’ultimo anno abbiamo speso oltre cinquanta mila euro per la sua manutenzione. Nello specifico: 25 mila lo scorso settembre ed ulteriori 35 mila di somme urgenze a seguito dell’alluvione. Si tratta di una strada bianca, è normale che non sia liscia e perfetta come una asfaltata, ed è per questo che è stato istituito il limite di trenta chilometri all’ora. L’ultimo intervento, fra l’altro è stato fatto la settimana scorsa ed ho verificato personalmente la condizione di quel tratto. Anche per quanto riguarda i canali, perché siano efficienti devono essere un po’ profondi e fare ‘dosso’, perché appunto devono raccogliere l’acqua e farla defluire”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 23 Marzo 2024