BARBERINO DI MUGELLO – Ha scatenato molti commenti l’articolo pubblicato da “Il Filo” in merito alla la notifica di una condanna penale contro il locale estivo “Chiringuito” di Barberino (articolo qui). In molti hanno avuto da ridire, lamentando che già a Barberino non c’è molto da fare, specialmente in estate, se poi si denunciano le poche attività aperte ben presto il paese diventerà un dormitorio. Ma c’è anche chi, invece, prende le parti dei denuncianti e spiega le loro ragioni.
Sono doverose alcune puntualizzazioni su cosa è stato scritto riguardo alla multa fatta al locale Chiringuito, perché è GIUSTO conoscere le realtà dei fatti in modo completo prima di trarre qualsiasi conclusione.
Tutti sappiamo che il codice penale può multare chiunque, abusando di strumenti sonori o mediante urla e schiamazzi, disturba le occupazioni o il riposo delle persone. Questa ammenda può salire (a 516 euro mi pare) se a disturbare la quiete pubblica è chi esercita un’attività rumorosa contro le disposizioni di legge.
L’azione penale per disturbo della quiete pubblica, o denuncia, può scattare solo quando le molestie acustiche sono tali da disturbare tutto il vicinato, quindi non un singolo cittadino, ma tutti gli edifici circostanti. Inoltre questa azione penale avviene se i gestori non fanno niente per evitare tale disturbo, dopo essere già stati avvertiti.
Detto questo, prima di parlare di “provvedimenti ingiusti” e “dialogo con i residenti” pensiamo a cosa significa GIUSTIZIA, civiltà e cooperare insieme per il bene comune.
Senza dubbio è bene organizzare eventi per rendere più vivo un paese, ma in SPAZI ADEGUATI (ne abbiamo molti poco sfruttati), non in aree confinanti con civili abitazioni.
Sarebbe anche giusto tutelare e rispettare chi in quelle abitazioni ci vive, ci lavora e ci vorrebbe riposare.
Sì, perché ognuno a casa sua dovrebbe avere il diritto di poter svolgere le normali attività quotidiane: lavorare, poter guardare un film, fare una telefonata o stare con le finestre aperte se fa caldo… Tutte cose impossibili da quando apre il Chiringuito (da giugno a settembre), dato che la musica alta e gli schiamazzi lo impediscono. E non solo il fine settimana, ma ogni sera.
Per non parlare del non poter riposare. Aver bisogno di 7 ore di sonno e riuscire a dormirne a malapena 3 a causa della confusione, a lungo può creare problemi. Problemi sul lavoro o problemi di salute.
E vogliamo dire tutta la verità? Quest’estate la situazione è stata più tollerabile rispetto alla scorsa non grazie al dialogo, ma a causa del Covid che ha impedito la musica dal vivo e limitato la folla.
Questo problema per i residenti nella zona va avanti da anni. Chi si è rivolto al comune, chi ha raccolto firme, chi ha chiamato l’Arpa per misurare i decibel. Alcune famiglie si sono trasferite in altre zone del paese per trovare tranquillità, ma non tutti possono farlo. Quindi per favore, prima di parlare di giustizia e del bene del nostro paese, ricordiamoci che il nostro paese è fatto da persone, le quali hanno diritto di vivere, lavorare e riposare nelle loro case.
( Rubrica Dai Lettori)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 Ottobre 2020
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Questo articolo è vergognoso