C’era una volta la bella oasi ornitologica di Gabbianello… Da anni chiusa e abbandonata
BARBERINO DI MUGELLO – “Si sarebbe dovuto fare di più…”: lo nota Enrico Carpini, dopo che in consiglio comunale l’assessore all’ambiente Paolo Tagliaferri ha risposto a un’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo “Ora Barberino”, Enrico Carpini, Paola Nardi e Stefano Berni, in merito alla situazione dell’oasi ornitologica di Gabbianello a Bilancino. Una situazione tragica, perché da tempo il luogo – in passato gestito da WWF e poi dalla cooperativa Ischetus -, che ha grandi potenzialità per il turismo ambientale e che ospitava numerosissimi uccelli migratori di ogni specie, è in stato di abbandono.
L’assessore Tagliaferri ha spiegato che dopo il bando per una manifestazione d’interesse del 2020, anche per il permanere della situazione pandemica, il Comune di Barberino non ha avuto avuto la possibilità di affidare la gestione dell’oasi, né per l’anno 2021 né per l’anno 2022. Gli sforzi – ha aggiunto Tagliaferri – si sono concentrati sull’obiettivo di rendere sostenibile economicamente la struttura, e l’Amministrazione si sta muovendo in tre direzioni: una progettualità condivisa con Acqua Panna per la valorizzazione della struttura, la collaborazione con una scuola francese che ha già sostenuto tirocini in Mugello e una collaborazione con il CNR per degli studi finanziati anche con fondi PNRR.
“A distanza di un anno dal nostro interessamento per le sorti dell’oasi di Gabbianello, chiusa ormai dal 2019 – commenta Carpini – , abbiamo chiesto aggiornamenti all’Amministrazione con un’interrogazione discussa nel Consiglio di lunedì sera. Purtroppo le buone notizie sono relegate ad un futuro non immediatamente prossimo, mentre oggi siamo ancora di fronte alla mancanza di un soggetto gestore. Apprendiamo con favore l’avvio di collaborazioni con soggetti pubblici e privati per una valorizzazione futura, tuttavia ci saremmo aspettati che da parte dell’Amministrazione si fosse fatto qualcosa anche per farsi trovare pronti per questa ripartenza: dal 2020 non esistono atti ufficiali che riguardano l’oasi, la pubblicazione di un bando per la gestione sarebbe potuta andare deserta, ne siamo consapevoli, ma rinunciarvi a priori non è stato corretto. L’oasi a quanto pare rimarrà chiusa anche per l’anno 2022, un’occasione persa per il nostro territorio, senza contare i problemi di manutenzione che questo probabilmente potrà significare”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 2 Giugno 2022