Ciao Max, ti porteremo nel cuore
BARBERINO DI MUGELLO – Dal carrozzone della vita stavolta il destino impietoso ha fatto scendere un giovane uomo di Barberino di Mugello.
Massimo Gentili, appena 56 anni, valente professionista informatico, diciamo così, che dalla Rifle aveva compiuto una bellissima cavalcata fino alle società di Tom Ford.
In questo tratto si è fermato per un po’ di tempo anche alla Confesercenti Toscana, ed ha avuto modo di lasciare tracce indelebili nel nostro cuore. In quello di chi si è imbattuto in lui, che è stato a contatto per i programmi, per l’impianto di una rete, per i mille suggerimenti in quel variegato mondo a noi sostanzialmente ostico se non per quel poco di abc che avevamo imparato, e anche grazie a lui.
Con la folta capigliatura tendente al rossiccio, una chiavetta USB al collo, abiti casual e un’umiltà vera che praticava in ogni occasione, evitando di fare un passo avanti, mostrando quel famoso “skill” che l’ha portato a volare di fiore in fiore nel sistema societario della moda ad alti livelli, Massimo era amabile e si faceva voler bene. Disponibile, sorridente, mai sopra le righe, si metteva al servizio di quello che gli chiedevi, cercando di risolvere il tuo problema non propagandandoti una sua ricetta. Ed oltre il rapporto lavorativo, che era sempre mantenuto con grande professionalità, c’era una sfera dove si poteva ridere, accidenti se rideva, e prendersi poco sul serio, dall’amore per i colori viola, nonostante le poche soddisfazioni, a quello per le auto o le moto di cui parlava con cognizione di causa.
Mi ricordo quando mi chiamò alla finestra a vedere la BMW luccicante o la Mustang di un tempo che teneva con mille attenzioni, oppure le tante volte che è venuto a casa mia a sistemarmi il computer, o che mi guidava come un analfabeta da casa sua attraverso una applicazione che aveva scoperto una vita fa, molto prima che diventasse comune, a consigliarmi un pc e a rivenderlo perché non mi riusciva gestirlo. Se avevi bisogno eccolo che arrivava, foss’anche per fornirti uno strumento per trasferire i video o le foto.
Oppure a vedere le partite del Barberino (contro la Fortis) dove giocava il figlio e poi il lunedì tornare sulla partita, con le ragioni e i torti.
Un piacere, insomma, averlo conosciuto, perché se aveva capito che in casa tua si stava parlando del desiderio di un cane, eccolo che ti suggerisce una proposta, che si concretizzerà con l’arrivo di Shanty una bellissima lupacchiotta con la quale abbiamo passato anni belli. E quando – ormai lanciato su alti livelli – tornava per dare una mano, per una integrazione a un certo programma (unico a levarne le gambe) era una festa, gioia per condividere una mattinata, sempre con il sorriso.
Ecco, un eccellente “tecnico” che ci aveva conquistato per la sua umanità, la versatilità, la modestia – vera, naturale, non ricercata, ho scoperto che era finito su un quotidiano come “eccellenza” senza mai farne parola – e che siamo a piangere con la famiglia, la moglie, Lorenzo, per cui riservava sempre parole dolci, i cognati e i barberinesi.
Una violenta e irreversibile malattia l’ha corroso in pochi mesi e ha stroncato una intelligenza viva, mobile, curiosa, sempre alla ricerca di alzare l’asticella del fare e della conoscenza.
Ciao Max, ti chiamavo così, perché ce n’erano troppi di Massimo a quel regionale, ti porteremo nel cuore. Grazie di tutto.
La salma è esposta alla Misericordia di Barberino, i funerali si terranno domani lunedì alle ore 15.00 presso la Pieve.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 10 luglio 2022