Cinghiali e caprioli. Ora si cacciano tutto l’anno
TOSCANA – E’ stata approvata nel consiglio regionale della Toscana – la regione italiana più verde con circa un milione di ettari di bosco – la nuova legge per il contenimento di cinghiali e caprioli, voti a favore Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia, contrari Movimento 5 Stelle e Sì Toscana a Sinistra, astensione Lega.
La nuova legge, in accordo con l’Istituto superiore per la ricerca ambientale, regolamenterà il contenimento degli ungulati attraverso un piano triennale di abbattimenti straordinari da effettuare anche per tutti e dodici i mesi dell’anno (in alcune zone).
Soddisfazione da parte del presidente di Cia Toscana Luca Brunelli: “Diamo atto al presidente Rossi, all’assessore Remaschi e al consiglio regionale della Toscana dell’impegno e della determinazione grazie alla quale la legge è stata portata all’approvazione. Non vogliamo nessuno sterminio, abbiamo detto e ribadiamo che la presenza della fauna selvatica è e deve restare una risorsa per la Toscana. Chiediamo solo che questa presenza, da anni fuori controllo, sia riportata in equilibrio e resa compatibile con l’agricoltura, l’ambiente e e la sicurezza dei cittadini”.
Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana, invece commenta che si poteva fare di più: “E’ stata approvata una legge con valenza triennale che avrebbe dovuto ripristinare gli equilibri faunistici ed ambientali a vantaggio dell’agricoltura e del paesaggio. Siamo sempre convinti che l’uso dei cacciatori sia uno dei mezzi, ma non quello esclusivo, per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati che hanno avuto, durante l’iter legislativo, dei forti ridimensionamenti. Rimaniamo della convinzione che l’aver attivato una filiera economica sulle carni sia stato un errore, così come è stato un errore lasciare in mano agli ATC (ambiti territoriali di Caccia) l’esecuzione di questo provvedimento straordinario con la conseguenza di premiare una specifica categoria di cacciatori. Nessuna importante innovazione è di fatto avvenuta. Ci auguriamo che, così come precisato dalla legge che prevede un continuo monitoraggio in corso d’opera, vengano introdotte al più presto le correzioni in grado di tutelare concretamente l’attività delle imprese agricole, già fortemente danneggiate negli ultimi anni a causa di una assoluta sottovalutazione del problema”.
Tono totalmente negativo invece da Marco Bravi, presidente del consiglio nazionale Enpa e coordinatore regionale Enpa per la Toscana: “Una legge sbagliata, pericolosa, che tenta di scardinare la normativa nazionale; una legge che, come è stata presentata dall’assessore, sembra essere davvero un provvedimento di deregulation con un regime venatorio abnorme sugli ungulati, ponendo a rischio la stessa sicurezza dei cittadini. La Toscana, le sue campagne, i suoi boschi, rischiano di divenire zona franca per le squadre dei cinghialai, per i sanguinosi riti delle braccate, per le micidiali armi impiegate nella caccia al cinghiale, che da tanto tempo già mietono morti e feriti tra le persone. E’ questa l’immagine ‘in tuta mimetica’ che vuol dare al mondo una delle regioni più belle d’Italia?”
Fabrizio Nazio
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 3 febbraio 2016