Cinque black out da Ottobre, la strana storia dei telefoni muti nella valle del Santerno
FIRENZUOLA – È stata una vicenda veramente annosa, tra l’altro non ancora risolta in via definitiva, quella che ha interessato dallo scorso Ottobre la valle firenzuolina del Santerno, da Coniale a Moraduccio. Con cinque black out dei telefoni fissi e di internet, in una zona dove la copertura dei cellulari è scarsa se non assente. Telecom, che era finita sotto accusa, ha spiegato di non avere responsabilità per il guasto provocato, dicono, “da una ditta che ha danneggiato gravemente un cavo ad alta potenzialità trasmissiva mentre stava eseguendo dei lavori stradali lungo il fiume Santerno”. Ma ha ammesso anche di essere intervenuta per ora solo in via provvisoria, e che “l’intervento di riparazione definitivo, particolarmente complesso, è previsto non appena sarà possibile effettuare lo scavo necessario alla sostituzione del cavo danneggiato”.
Lorenzo Lelli, che a nome degli abitanti della zona si era impegnato nel cercare di trovare una soluzione, spiega: “Qui vivono tanti anziani, persone che hanno solo il telefono fisso. E siamo una delle zone più colpite dalle due ultime alluvioni. Ancora la sera non possiamo recarci a Firenzuola, per il rischio di frane, ci sono ruspe, deviazioni. E che in questo marasma non funzioni neppure il telefono è inaccettabile.”
In occasione dei black out anche il sindaco Buti si era mobilitato, scrivendo a Telecom, Carabinieri e Prefetto. La situazione, nei mesi scorsi, è stata grave e sentita, tanto che dal 5 ottobre ci sono state varie decine di richieste di intervento a Telecom. Per il momento la cosa sembra essere stata tamponata, ma da più parti si chiede una soluzione definitiva e stabile per queste zone già tanto martoriate dalla recente alluvione e con collegamenti ancora precari costellati da deviazioni, semafori e, come detto, chiusure notturne delle strade.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 Dicembre 2023