BORGO SAN LORENZO – La Corte d’Appello di Firenze ha condannato Antonio D’Angelo, contabile della Misericordia di Borgo San Lorenzo, a una pena di 10 mesi di reclusione, e a pagare una multa, per l’appropriazione indebita di 420 mila euro dalle casse della Misericordia di Borgo e della fondazione Estote Misericordes, avvenuta per quasi 9 anni a partire dal 2008 (articolo qui). Non solo, il contabile dovrà versare una provvisionale di 188 mila euro a favore della fondazione Estote Misericordes.
D’Angelo – rinviato a giudizio nel 2020 (articolo qui) – gestiva l’amministrazione e la cassa, ma, secondo gli inquirenti e i giudici, si intascava parte delle entrate, non registrando e facendo sparire le relative ricevute. Una volta scoperto, per cercare di scampare alla condanna, il contabile aveva ammesso di essersi impossessato dei soldi, inventando però una ricostruzione fantasiosa secondo la quale cercava di assecondare le richieste di denaro di uno sconosciuto, che lo avrebbe tenuto sotto ricatto chiedendo la periodica consegna di fantomatiche buste contenenti ognuna 4500 euro, da lasciare nei giardini di Borgo San Lorenzo. Una versione che d’Angelo ha comunque sempre continuato a sostenere, dichiarandosi innocente.
A scoprire l’ammanco, nel 2019, era stata la Fondazione, che lo aveva querelato. E ora è stato condannato, anche se, quanto all’appropriazione, sono ormai andate in prescrizione le sottrazioni di denaro dalle casse della Misericordia, mentre l’imputato è stato ritenuto colpevole per quanto accaduto, più tardi, con la Fondazione. A suo carico è stata addebitata anche la simulazione di reato per la finta estorsione.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 20 Novembre 2025






