“Cronache di Spogliatoio”: un successo anche mugellano. Lo racconta Giulio Incagli
MUGELLO – Un profilo Instagram da oltre 600 mila followers e un app appena lanciata da meno di una settimana che ha raccolto 60 mila download, la più scaricata in Italia. Questi sono i numeri di Cronache di Spogliatoio, la pagina che racconta il calcio in modo non convenzionale ed autentico. E protagonista di un articolo dedicato sul quotidiano La Repubblica, in edicola oggi giovedì 6 febbraio, una delle menti dietro a questo fenomeno mediatico che sta crescendo nel corso del tempo, ovvero il mugellano Giulio Incagli. Dal viaggio verso Milano poco più che ventenne e l’incontro con il suo amico e socio Stefano Bagnasco, fino alle interviste al portiere dell’Atalanta Gollini o all’attaccante del Cagliari Pavoletti, Giulio di strada ne ha fatta tanta, sempre cercando di avvicinare il mondo del giornalismo ai giovani ed ai loro modi di comunicare, puntando su una formula che tende ad umanizzare i calciatori, rendendogli più vicini ai tantissimi followers che seguono la pagina. Un modo di raccontare il calcio che Giulio e Stefano hanno impiegato tempo per affinare, chiudendosi per mesi in una stanza, uscendone solo con una grande idea, che è la veste attuale di Cronache di Spogliatoio. “La svolta è arrivata quando ho seguito la Confederations Cup in Russia nel 2017 – racconta Giulio nell’intervista – Qui ho conosciuto dei ragazzi spagnoli che lavoravano per un canale YouTube. Mi dico: ‘Che vuoi che facciano con quella telecamera, in mezzo a tutto questo caos’. Poi torno in albergo, metto il loro canale e guardo l’ultimo video che avevano fatto: c’era Xavi, che aveva appena lasciato il Barcellona, che commentava insieme a loro i sorteggi di Champions. Ho preso un aereo e sono andato una settimana da loro, in Spagna, a studiare come lavoravano”. Il risultato di questa trasformazione di Cronache di Spogliatoio è quasi immediato, con i dati a dimostrarlo. “A maggio 2019 abbiamo venduto il 20% delle nostre quote a due giocatori di Serie A che hanno un’agenzia di comunicazione — continua Incagli — ci è servito per acquisire credibilità con i calciatori e per poter essere dentro gli spogliatoi a tutti gli effetti”.
Ma l’app ed i numeri importanti collezionati in pagina non sono un punto d’arrivo, ma sicuramente un punto di partenza. Come racconta a Repubblica “Dove mi vedo tra 40 anni? Che abbiamo venduto Cronache per qualche milione — scherza, Giulio — in realtà non mi pongo limiti. Voglio scrivere un libro, creare un format, avvicinare i giovani al mondo dell’informazione. Con un media nuovo. Sono sicuro che il futuro del giornalismo sia questo”.
Andrea Pelosi
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 febbraio 2020
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