DAI LETTORI – Urla, petardi e diseducazione alla “Casa don Bosco”. La denuncia di una lettrice
SAN GODENZO – Sono amante della natura non solo ma la rispetto come pure amo e rispetto gli animali tutti.
Ieri con mio marito, essendo inoltre anche amante di fotografia naturalistica, mi sono recata a fare fotografia macro a Castagno d’Andrea. Un luogo che dovrebbe essere un sacro e di massimo rispetto; immerso nel verde dei castagni dove una persona si può veramente isolare per purificarsi lo spirito e l’anima.
Fatta questa premessa ieri pomeriggio ci siamo imbattuti in una vera e propria orda di ragazzini vocianti, urla, schiamazzi e una volta arrivati alla Casa Don Bosco si sono sentiti anche dei fortissimi colpi che dovevano essere petardi. Mi domando ma voi adulti sacerdoti e non che insegnamento date ai ragazzi ? Insegnate loro il rispetto dell’ambiente, della natura o insegnate loro che possono fare ciò che vogliono tanto sono ragazzi? Voglio far riflettere proprio sul fatto che sono ragazzi, che questi vanno educati, altrimenti da grandi non potranno avere rispetto per niente e per nessuno. Alla fine, dulcis in fundo, al nostro ritorno, io e mio marito abbiamo raccolto bottiglie di plastica e quant’altro di materiale non degradabile lasciato per strada da questi adorabili giovani. Allego foto di una sola parte di nastro gommato lasciato per terra, da noi raccolto e gettato negli appositi cassonetti.
Con amarezza
P.S. si può essere giovani allegri senaz mancare di rispetto al luogo che virene visitato, sia esso un bosco, una città, monumenti e quant’altro. Riflettete, non ci si deve lamentare se poi il mondo va come va
( Rubrica Dai Lettori – Grazia Bianchi)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 24 giugno 2019
Non so per quale motivo mi è sparita la risposta di sostegno alla signora Grazia Bianchi, perciò la riscrivo.
Le esprimo tutta lamia solidarietà; lei ha perfettamente ragione, Dobbiamo educare fin da bambini al rispetto degli altri intendendo natura e persone; altrimenti meglio non portare i bambini nel bosco. Dovremmo insegnare loro che nel bosco siamo ospiti e dobbiamo entrarci silenziosamente e pieni di gratitudine per chi ci ospita. Non meravigliamoci poi quando si sentono episodi di violenza perpetrati da adolescenti su anziani o persone indifese.
Quando insegnavo portavo gli alunni nel bosco quasi una volta al mese e ogni volta prima di entrare per le nostre osservazioni e studi, le raccomandazioni erano: piano, parlare solo se necessario e farlo a voce bassa, siamo ospiti e non dobbiamo né disturbare né sporcare