“Dal Bosco e dalla pietra” a Firenzuola: l’istallazione della “Foglia”
FIRENZUOLA – A Firenzuola è nata una foglia gigante. È l’istallazione realizzata per l’edizione 2022 di “Dal Bosco e dalla Pietra”. E qui gli organizzatori spiegano ogni dettaglio di questa foglia gigantesca, dal perché della scelta di questa forma e delle piante che la compongono.
Il giardino segreto
Secondo Jorn De Précy, giardiniere filosofo vissuto nel 1800, il giardino è l’ultimo rifugio degli dei e degli uomini, estraneo ai ritmi e alle logiche della modernità. La sua unicità risiede nel fatto che la sua materia prima è la natura, cioè la vita, in perenne trasformazione. Anche in un breve lasso di tempo, sfuggendo alla percezione dell’occhio umano, un giardino muta: gli steli delle piante si allungano, le gemme diventano fiori o foglie, gli insetti depositano le larve. Ovunque nel giardino, sopra e sotto l’acqua, la natura asseconda il proprio ciclo vitale. Nemmeno nelle condizioni meno favorevoli, con il gelo dell’inverno, la vita del giardino si arresta: le foglie diventano humus, le radici si spingono in profondità. Il giardino è sempre in movimento: come ogni essere vivente, modifica il suo aspetto costantemente, a causa del vento, del sole, della pioggia. Il tempo del giardino è il tempo della vita, cioè il presente. Mentre tutto sembra sospingerci in avanti, alla ricerca affannosa di scopi da inseguire e di obiettivi da raggiungere, il giardino ci ancora al qui e ora, perché la vita ha un solo fine: se stessa. Ritrovare il nostro tempo, la nostra vera dimensione: ecco cosa ci spinge ad aprire il cancello di un giardino ed entrare, come se ogni volta entrassimo in un luogo speciale, un giardino segreto, sepolto dentro di noi.
E perché una foglia?
Sebbene all’apparenza umili e passive, le foglie sono la sede della tecnologia forse più evoluta del pianeta Terra, di certo la più utile: la fotosintesi clorofilliana. Le foglie sono e rappresentano la vita, ma hanno un altro indiscutibile pregio: sono bellissime. L’allestimento per l’edizione XXVII di Dal Bosco e dalla Pietra 2022 è un giardino a forma di foglia. Due pilastri in pietra serena, realizzati da Calamini Urbano, ci introducono all’interno; la nervatura principale è realizzata dal mosaico anticato in pietra di Spoglianti Sergio & Marco, che elegantemente ci accompagna lungo il percorso. Il creativo e sapiente impianto vegetale a cura della Dott.ssa Forestale Paesaggista Valeria Santoro dona colore e grazia e ci consente di immergersi in un’atmosfera senza tempo. Percorrendo le nervature della foglia, si viene accompagnati dai colori di piante vivaci perenni, dalle morbide forme delle graminacee e da piante arbustive che conferiscono struttura al giardino insieme ai melograni e alle canfore. Le piante fornite dal Vivaio Giorgio Tesi Group sono contenute all’interno di aiuole delimitate da cordoli in pietra realizzati da Pietra Serena Group. Nascosto tra la vegetazione, in uno spazio più intimo, troviamo un piccolo salotto: il visitatore è accolto da divani, pouf e tavolini in pietra realizzati da Casone Litotech Design grazie al materiale di Pietra Serena Group.
Il progetto ed il disegno sono di Serena Marchi e Casone Litotech Design, l’impianto vegetale a cura della Dott.ssa Forestale Paesaggista Valeria Santoro, le piante e fiori fornite dall’Azienda vivaistica Giorgio Tesi Group, l’allestimento piazza ad opera degli operai del Comune di Firenzuola, il tracciamento a terra a cura del Geom. Francesco Sforzi, le grafiche sono di Camilla Scarpelli ed Emma Santoro e la pietra serena usata sono di Copser, Calamini Urbano, Pietra Serena Group , Casone.
Camminando attraverso la foglia si percepisce il cambiamento della tessitura vegetale, in un climax di dimensioni, forme e colori, passando da piante erbacee perenni, a graminacee di grandi dimensioni, fino alle piante arbustive e le siepi sempreverdi che fanno da quinta vegetale al salotto in pietra serena. Nonostante la struttura geometrica conferita dai percorsi e dai cordoli in pietra che delimitano le aiuole, la composizione ottenuta dall’accostamento di piante erbacee ed arbustive richiama l’armonia della natura. La morbidezza delle graminacee e delle vivaci perenni è interrotta da un gioco di lecci topiati in forma sferica, mentre spiccano tra la vegetazione bassa due melograni (Punica granatum), pianta autoctona dei nostri luoghi, simbolo dell’abbondanza e rappresentativa dei mesi autunnali. Quattro canfore (Cinnamomum camphora) fanno da sfondo al giardino segreto, creando giochi di luce ed ombra e regalando l’illusione di un bosco in cui perdersi tra le fronde dei rami.
(Foto: Pascal Baracani)
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 ottobre 2022