Didattica a distanza in Mugello, tra lati positivi e criticità
MUGELLO – È passato un mese da quando, a causa dell’emergenza sanitaria, le scuole sono state chiuse. I ragazzi si sono ritrovati, da un giorno all’altro a dover studiare a casa, aiutati dai genitori, dagli insegnanti ma anche dalla tecnologie. Ma non tutti gli istituti erano in possesso degli strumenti adatti per far fronte a questo repentino cambio di abitudini.
A Barberino, ad esempio, è stata attivata fin da subito la didattica a distanza con messaggistica, mail, l’utilizzo del registro elettronico e strumenti dove poter caricare audio e video. A mancare è, purtroppo, la video lezione che però spiega Marco Toccafondi, docente dell’istituto, dovrebbe partire in questi giorni. “È stato deciso – racconta – di seguire in toto le direttive del Ministero e di avvalerci della piattaforma ufficiale. Questo ha comportato un lasso di tempo maggiore per l’attivazione di questa didattica che partirà come banco di prova solo per le classi terze, che quest’anno dovranno affrontare l’esame. In seguito, se tutto andrà bene, dopo il rientro dalle vacanze pasquali saranno attivate anche per le classi inferiori. Come insegnante penso che, anche solo con questa ‘didattica limitata’ ci siano delle belle risposte da parte degli alunni. Certamente la video-lezione ci aiuterà a riacquistare quel contatto con i nostri studenti che al momento manca e che alla Direttrice Didattica sta a cuore quanto a noi insegnanti”.
Diverso, invece, a Vicchio dove le video-lezioni sono partite ormai da diversi giorni.
“Abbiamo attivato – spiega la Direttrice Didattica del comprensivo di Vicchio Daniela Conte – il registro elettronico, classe viva e la piattaforma G-suite. Ed è stato deciso di usarli entrambi appena possibile e direi che sta funzionando bene con le classi della scuola media. Per quanto riguarda la primaria, il discorso è leggermente diverso e le lezioni scorrono un po’ più lentamente. Per questo i docenti si stanno appoggiando anche a Skype per creare piccoli gruppi di lezione e riuscire a seguire meglio gli studenti. Le uniche problematiche che abbiamo riscontrato riguardano le connessioni, purtroppo alcuni ragazzi abitano in zone dove non c’è linea internet, ed il reperimento dei device. Per quest’ultima problematica abbiamo impegnato tutti i fondi disponibili per l’acquisto di tablet e pc da consegnare, al più presto, a chi ne ha bisogno. Infine, proprio allo scopo di non lasciare indietro nessuno abbiamo creato un team digitale che ha creato dei veri e propri tutorial per aiutare chiunque ne avesse necessità ad accedere alla piattaforma. Grazie anche ad una casella di posta dedicata dove chiunque abbia necessità possa chiedere aiuto. Gli strumenti che avevamo a disposizione, all’inizio di quest’emergenza sanitaria, non erano sufficienti ed è stato necessario ampliarli velocemente. Abbiamo, però fatto un grosso lavoro cercando, il più possibile, di stare vicini ai ragazzi. Purtroppo, la didattica a distanza preclude chi non ha i mezzi o la connessione, speriamo però di riuscirlo a colmare anche se il rapporto umano non è lo stesso. In tutto questo devo dire che i ragazzi sono entusiasti, forse perché si tratta di una novità e si trovano a collaborare con gli insegnati per quanto riguarda la parte tecnologica e si è rafforzata anche la sinergia tra i genitori ed il personale docente”.
Anche a Borgo San Lorenzo le lezioni online non sono ancora partite a causa di problematiche sulla piattaforma, ma già stanno lavorando per risolvere il problema, anche cambiando quest’ultima.
“Ogni giorno – spiega un’insegnante di Borgo San Lorenzo – inviamo materiali che i bambini possono consultare e su cui lavorare, con una settimana di tempo per riconsegnare il lavoro svolto. Non si tratta solo ed esclusivamente di compiti ma soprattutto di lezioni nelle quali cerchiamo di mantenere vivo il più possibile il proprio modo di lavorare. Vengono svolte presentazioni in PowerPoint, usando mappe o schemi studio con registrazioni vocali per spiegare o ampliare gli argomenti affrontati, vengono fatti vedere video e proposti compiti di realtà, attività pratiche, ma anche elaborazioni più tradizionali. Gli studenti lavorano al computer o sui quaderni e poi inviano i loro lavori in piattaforma. Noi li guardiamo e restituiamo un feedback sul lavoro fatto in modi diversi: o con la correzione individuale uno a uno, o con un’ulteriore videolezione in cui mostriamo le esercitazioni corrette e rendiamo noti gli errori più comuni, facendo fare auto correzione. Ci vuole molto tempo per selezionare i materiali più idonei per questo tipo di didattica, per preparare le lezioni, per correggere, con la consapevolezza che non possiamo ‘tirare dentro’ tutti, per tanti motivi . Per loro, invece, le difficoltà stanno nello scaricare i materiali su cui lavorare ed inviare gli elaborati, perché non tutti hanno i dispositivi o la connessione, anche se la scuola si sta attivando il più possibile per questo”.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 6 Aprile 2020