Dispetti & Irriverenze – Polemiche su due ruote
MUGELLO – Evidentemente è un argomento che appassiona, quello che gira, e rigira, fra le ruote dei ciclisti e gli pneumatici degli automobilisti. Così, un articolo, pubblicato su una testata online locale, dal titolo “Ciclisti: una specie umana infestante”, ha innescata una valanga di commenti. Le stigmatizzazioni e lo sdegno di associazioni e ciclisti da una parte, dall’altra il sostegno e le rimostranze dei patentati. Materia complicata. Sicché, restando nel mondo del ciclismo, ripartiamo dal motto del campione Gino Bartali: “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare.”. Un giramento di ruote.
Dispetti & Irriverenze di Gianni Frilli
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – settembre 2023
Ho sempre apprezzato le tue simpatiche e ironiche riflessioni sui vari temi emergenti che si presentano nel nostro territorio, ma questa volta non condivido quanto dici. L’articolo di insofferenza nei confronti dei ciclisti non doveva essere pubblicato poiché può legittimare comportamenti pericolosi nei confronti dei ciclisti.
È vero che a volte i ciclisti viaggiano appaiati ingombrando la sede stradale.
Comportamento vietato dalle regole del codice della strada, ma per insignificanti tempi di rallentamento del modo di viaggiare,
INSIGNIFICANTI RALLENTAMENTI,Si rischia di incoraggiare gli automobilisti GIUSTIZIERI.
Il ciclista è il soggetto debole della strada e le scorrettezze degli automobilisti ai quali piace passarti vicinissimo per farti paura sono moltissimi.
Quindi non si tratta di aprire un dibattito, ma si ha l’obbligo civile di ricondurre a ragione e maggiore senso civile coloro che si sentono i ” Padroni * della strada.
Pertanto non sono d’accordo con lo spirito del tuo intervento.
Un caro saluto
Grazie per il commento. Voglio precisare che non ho prese le difese né dell’una né dell’altra parte. Invito ad un lettura più attenta. Lo scopo era quello di attenuare la polemica, guardando, ognuno dei contenenti, nel proprio orticello d’interesse. Di una cosa sono certo: il rapporto fra le parti in causa non è certo stato facilitato dalla realizzazione di quelle pseudo “piste ciclabili”, a Borgo San Lorenzo. Un vero groviglio di gimkane, però premiate ed enfatizzate con una smisurata ipocrisia infarcita da politica e capzioso senso civico. Sicché, da lì, più in generale, il senso di quelle righe: “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”. Grazie, di nuovo. Gianni Frilli – Il Filo
In realta’ il codice della strada consente ai ciclisti di procedere appaiati in determinate condizioni: in aree urbane tranquille, oppure, in aree extraurbane, quando uno dei due e’ un bambino.
Leggete qui: https://www.bikeitalia.it/ciclisti-affiancati-gruppo-fila-indiana-cds/#:~:text=Intanto%20abbiamo%20due%20certezze%3A&text=In%20qualunque%20contesto%2C%20urbano%20o,dalle%20condizioni%20e%20dall%27et%C3%A0.&text=Fuori%20dai%20centri%20abitati%2C%20i,circolare%20affiancati%2C%20nemmeno%20in%20due.