Eolico tra Vicchio e Dicomano, l’Emilia Romagna dà il via libera
MUGELLO – È arrivato, in maniera un po’ sorprendente, il via libera da parte della Regione Emilia Romagna al progetto dell’impianto eolico “Monte Giogo di Villore”. Un passo in direzione opposta rispetto ai pareri negativi espressi dall Parco nazionale delle Foreste casentinesi monte Falterona e Campigna, l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese e la stessa Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Era stata proprio la Regione Emilia Romagna a richiedere, nel maggio 2020, le integrazioni necessarie con il coinvolgimento nel procedimento unico autorizzativo degli enti romagnoli che hanno dato pareri contrari, sia per gli impatti negativi sul paesaggio dal punto di vista visivo (Soprintendenza), sia per la salvaguardia della biodiversità e la conservazione degli habitat naturali nonché della fauna selvatiche di interesse comunitario. Integrazioni che la Regione ha reputato soddisfaceti, con la documentazione e la video simulazione sugli impatti visivi, fornita dalla stessa ditta proponente Agsm, su 9 punti di fermo-immagine di cui solo il secondo è ripreso dal comune di Brisighella (RA), mentre gli altri 8 sono ripresi dal comune di Marradi in territorio toscano.
Non sono bastate evidentemente anche le prese di posizione di molti cittadini delle località interessate, che si battono anche perché l’impianto “avrebbe effetti negativi sul valore degli immobili e sul turismo che in questa parte di Appennino trova numeri confortanti grazie alla presenza di numerosi ‘Cammini’ come il Sentiero Europeo E1, il Sentiero Italia (00 – Gea); il Cammino di Sant’Antonio e quello di Dante”.
Andrea Pelosi
©️ Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 17 marzo 2021
E’ curioso che la stessa Regione si opponga all’installazione di pale eoliche in mare a 22 km dalla costa riminese.
Evidentemente la Regione Emilia-Romagna approva gli impianti eolici purchè siano fatti in casa d’altri.
Da parte mia, spero che tutti coloro che invocano misure concrete contro i cambiamenti climatici facciano la loro parte, anche quando queste misure si realizzano sul loro territorio