ESCURSIONI – Monte Giovi mugellano: sui sentieri di Don Milani
Difficoltà Percorso: Medio impegnativo
Dislivello: 700 m
Lunghezza: Km 15
Tempo percorrenza: 6 ore
Don Lorenzo Milani, prete scomodo, nel 1954 venne mandato a Barbiana, paesino isolato di poco più di 100 abitanti sui monti del Mugello, dove costruì una scuola popolare per operai, contadini e i loro figli convinto che solo con la cultura e con l’uso della parola sia possibile aiutare i più poveri a superare la rassegnazione e a dare dignità e libertà alla vita. La scuola oltre ad essere all’avanguardia nell’insegnamento fu una “scuola di vita” ed attirò insegnanti italiani e stranieri nonché nomi della cultura e della politica. Don Milani morì giovane e nel 1968, un anno dopo la sua morte, la scuola si sciolse. Gli è tuttavia sopravvissuta una Fondazione che porta avanti i suoi principi.
La nostra escursione parte da Villa San Martino in Scopeto e sale sul sentiero CAI n.12 verso i casolari di Montauto e Tamburino.
Il sentiero si snoda in mezzo a boschi di carpini, roverelle e castagni con continui scorci panoramici sul “Gran Giogo” (così Dante definì il criinale appenninico nel V canto del Purgatorio).
Proseguiamo fino alla chiesina di San Giusto e se i tempi e le condizioni del sentiero lo consentiranno saliremo al Monte Giovi ( mt 993). Tutta la zona del Monte Giovi da settembre del ‘43 all’ agosto del ’44 fu base e partenza per la liberazione di Firenze dal nazi-fascismo. Troviamo vari cartelli con indicati sentieri dedicati ai partigiani quali il parroco Don Giuseppe Donatini, il comandante Potente della divisione Arno, l’insegnante Bianca Bianchi.
Andremo poi alla Fonte della Capra, dove ogni anno con una festa viene ricordata la lotta partigiana, dove sosteremo per il pranzo. Torniamo a Tamburino per prendere il sentiero SOFT 05 con il quale raggiungeremo a Le Casacce, borgo suggestivo ormai abbandonato in mezzo ad ampi prati, per poi proseguire fino a Castello ed infine al borgo di Barbiana.
Dopo una doverosa sosta anche per visitare il piccolo cimitero nel quale riposano le spoglie di Don Milani, proseguiamo sul sentiero n.11A in discesa per passare il fiume sul” ponte di Lucianino”, dedicato ad un bambino di 11 anni che faceva da solo un’ora e mezzo di strada per andare a scuola a Barbiana e che dovendo attraversare il fiume in piena una volta ci cascò. Fu così che Don Milani ottenne dal Comune la costruzione del ponte. Risalendo dalla parte opposta della valle con un ampio traverso raggiungiamo il punto di partenza.
a cura di Umberto Marmugi
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