Fibrillazioni in casa Pd, la minoranza tiene acceso il fuoco
BORGO SAN LORENZO – Continua la telenovela del Pd borghigiano. La minoranza del partito, battuta di recente dal gruppo Omoboni-Bagni, cerca di farsi sentire e di rendere difficile la vita ai nuovi arrivati. Nel riscontrare questi veleni sotterranei, in un partito spaccato – e a rischio di alta tensione e litigiosità costante – il neo-segretario Bagni nella prima riunione dell’assemblea aveva manifestato dubbi personali sulla possibilità, da parte sua di gestire situazioni particolarmente conflittuali.
E da parte della minoranza si stava già festeggiando l’insperata opportunità di rimettere tutto in gioco. Poi però Bagni ha chiarito la sua posizione. E il gruppo di Paoli-Spacchini-Timpanelli ora cerca di tenere acceso il fuoco. Lo mostra la dichiarazione, firmata genericamente da “membri assemblea comunale e iscritti PD Borgo San Lorenzo” dove si dice di apprendere “con sollievo dalla stampa che, dopo l’annuncio in assemblea del neo-segretario Bagni di aver bisogno di un tempo di riflessione, egli abbia oggi dichiarato di non dimettersi” (articolo qui). Ed evidenziano “questo primo momento di indecisione” e dicono di attendere “velocemente, come è logico che sia, la convocazione della assemblea di circolo in cui possano essere chiariti i fatti avvenuti e dare finalmente inizio al lavoro che ci attende”.
“Apprezziamo – dicono dalla minoranza Pd – anche i propositi di condivisione ribaditi da Bagni nel suo comunicato e restiamo in attesa dell’apertura reale di una discussione sulle politiche che riguardano Borgo San Lorenzo. Se davvero, come crediamo, si ha intenzione di percorrere la strada della collaborazione, allora che sia il frutto di un dialogo serio e costruttivo, senza che vengano commessi ulteriori errori come accaduto con l’elezione della presidenza dell’assemblea”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 8 novembre 2017