Flop del raduno dei camper, l’organizzatore replica e contesta la sentenza di risarcimento
MUGELLO – Curzio Parenti, organizzatore del contestatissimo raduno che tre anni fa voleva battere il record del maggior numero di camper partecipanti, commenta la condanna al risarcimento inflittagli dal Giudice di Pace di Firenze (articolo qui).
“Ho visionato la sentenza del giudice di pace relativamente alla richiesta risarcitoria di sette persone rimaste evidentemente insoddisfatte di aver passato una vacanza indimenticabile nell’autodromo del Mugello, aperto al pubblico solo grazie ai miei buoni uffici. I sette camperisti hanno pagato 15 € che non coprono neanche le spese (Servizi elettrici, idrici, uso dei bagni) in una delle location più suggestive dell’automobilismo mondiale. Il giudice ha rigettato le infondate richieste risarcitorie dei sette camperisti – spiega Parenti – e ha emanato una sentenza piena di refusi ed errori (una fra tutte l’assurda condanna di un condominio a pagare le spese legali, condominio ovviamente inesistente in causa) , con frasi sospese, indicazioni di somme senza numeri, e pensieri interrotti a metà senza un senso compiuto. Ovviamente tutti questi vizi rendono la sentenza un caso di scuola sui vizi impugnabili in appello, e ho già dato mandato al mio avvocato perché faccia valere in ogni sede di giustizia la realtà dei fatti : l’evento si è tenuto come programmato, i camperisti si sono rifiutati di sfilare per paura di ritorsioni dell’ordine pubblico che non sono mai state formalizzate dall’Autorità e hanno usufruito dei servizi per cui hanno pagato un mero contributo simbolico anziché l’effettivo costo ordinario. Per confronto, si segnala che è un’area di sosta nel Mugello costa mediamente a 20 € al giorno mentre con 15 € e campisti hanno beneficiato di tre giorni di vacanza spesata. Sono sicuro – commenta l’organizzatore – che l’appello ristabilirà la giusta dinamica degli eventi, che il giudice di pace non ha minimamente verificato, nonostante la richiesta di ascoltare i testimoni che avrebbero dimostrato il rifiuto dei camperisti a sfilare nonostante l’assenza di qualsiasi divieto della pubblica autorità (Non serve l’autorizzazione a sfilare con il camper in assenza di un divieto!) E pertanto riteniamo che l’iniziativa del centro coordinamento camperisti, di approfittare di una sentenza palesemente errata ed impugnabile, che si allega per il beneficio della stampa, sia a un mero tentativo di accaparrare iscrizioni senza palesare all’utente Il fatto di dover sostenere i costi di 2 se non addirittura 3 gradi di giudizio – chiarisce l’organizzatore del raduno -per un ritorno economico che, anche fosse quello erroneamente indicato dal giudice di pace e oggetto di appello, non sarebbe sufficiente a coprire le spese legali neanche di metà causa. Ci auguriamo che il comportamento egoistico dell’associazione non vada a discapito delle persone che hanno usufruito di una bella esperienza collettiva e che rischiano, perdendo l’appello, di dover pagare i costi di due gradi di giudizio per 50 € di rimborso non dovuto”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 9 novembre 2022