Forteto, Rossi recede dalla richiesta danni alla cooperativa “Il Forteto”. Marchetti (FI): “non faccia il santarellino”
VICCHIO – “Ora il governatore toscano Enrico Rossi non faccia il santarellino raccontando il passo indietro sulla richiesta milionaria di risarcimento danni avanzata alla cooperativa Il Forteto come un atto di bontà. La verità è che quella sua lettera era proprio una presa di lucciole per lanterne, e perseverare in quella direzione da parte del Pd sarebbe stato l’ennesimo atto di bullismo ai danni delle vittime. Lo abbiamo contestato immediatamente e io stesso ho depositato il 7 agosto scorso una mozione e una interrogazione per ricondurre il governatore a più miti consigli, ovvero il ritiro della richiesta di risarcimento e il suo eventuale reindirizzo nei confronti degli individui condannati, Fiesoli in testa”: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti commenta l’annuncio, giunto ieri da parte del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, di rinuncia ad chiedere risarcimento alla cooperativa Il Forteto.
“Lieti di averlo aiutato a riflettere sul suo scivolone – prosegue Marchetti -. Se danno d’immagine per la Regione c’è stato – argomenta il Capogruppo di Forza Italia – semmai va lamentato presso i singoli individui che, a parer di sentenza, hanno commesso reato. Nel mostro a tre teste che il Forteto è stato tra comunità, fondazione e cooperativa – conclude – quest’ultima ha continuato a svolgere la sua mission produttiva, benché con alcune storture dovute alla guida sempre dei soliti singoli riconosciuti colpevoli di reato. Adesso l’azienda, dove ancora lavorano alcune delle vittime degli abusi cristallizzati per via giudiziaria oltre che da ben due commissioni regionali d’inchiesta, grazie all’insediamento del commissario governativo ha modo di emanciparsi dai fatti orrendi avvenuti all’interno della comunità-setta. Da parte di Rossi rivendicare dalla cooperativa un danno milionario avrebbe significato mandare a gambe all’aria quella realtà produttiva che invece oggi può essere sanificata”.
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 4 settembre 2019