Fotovoltaico sui tetti dei centri storici mugellani. I Comuni spiegano novità e limiti
MUGELLO – Ha fatto molto parlare la decisione del Comune di Vicchio di aprire alla possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti del centro storico (qui un articolo in merito), una variante urbanistica che ha avuto il parere positivo della conferenza paesaggistica (composta da Regione e Soprintendenza) e che dovrà ora tornare in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. In realtà, se Vicchio è finito su tutti i giornali, si tratta di un più generale processo di adeguamento degi strumenti urbanistici dei comuni mugellani al Decreto del Marzo del 2022 (qui un articolo tecnico in merito che illustra le novità introdotte dal cosiddetto Decreto Bollette del marzo 2022).
Anche Borgo San Lorenzo ad esempio nel nuovo Piano Operativo adottato lo scorso 30 Gennaio prevede la possibilità di impianti fotovoltaici sui tetti del centro storico, con delle prescrizioni da rispettare. Tra le indicazioni anche in questo caso il fatto che l’installazione dovrà essere integrata nella copertura per armonizzare l’impatto visivo anche con l’utilizzo di tecniche e materiali che assicurino una soluzione architettonica ottimale. L’architetto Sabrina Solito, responsabile Urbanistica e Sviluppo del Territorio di Borgo San Lorenzo aiuta con qualche esempio a capire di quali prescrizioni si tratta. Nei centri storici per rispettare questa esigenza di armonizzazione i pannelli dovranno avere, ad esempio, inclinazione simile a quella del tetto e rispettare la colorazione rossa tipica dei tetti toscani (e qui ci sono varie soluzioni, comprese le tegole fotovoltaiche). Mentre non potranno interessare la falda prospiciente la pubblica via specie in caso di spazi aperti e visibili.
L’architetto Solito spiega comunque che le valutazioni sui progetti saranno fatte caso per caso con un lavoro che coinvolgerà i professionisti e gli uffici competenti per arrivare ad armonizzare le esigenze di tutela paesaggistica con quelle della produzione di energia.
Nel caso di Scarperia e San Piero il sindaco Federico Ignesti spiega che norme di questo tipo saranno inserite nel Piano Operativo Comunale che stanno portando in adozione nel Consiglio Comunale. E che quindi saranno poi resi noti i dettagli delle previsioni.
Anche da Firenzuola il sindaco Giampaolo Buti precisa che si sta lavorando al nuovo piano operativo e nelle norme tecniche verrà disciplinata tale possibilità. Chiaramente salvaguardando gli edifici storici di pregio.
Da Dicomano il sindaco Stefano Passiatore spiega che il Comune ha recepito il Decreto del Marzo del 2022 nel regolamento urbanistico e che recependo questa apertura del Governo hanno reso possibile già dallo scorso anno installare questi impianti nel centro storico (qui un articolo tecnico in merito che illustra le novità introdotte dal cosiddetto Decreto Bollette del marzo 2022). .
Nicola Di Renzone
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 15 Marzo 2023
Per dirla con Shakespeare “Molto rumore per nulla”.
Pannelli rossi, più costosi e poco efficienti; per non parlare delle tegole fotovoltaiche, ancora peggio. Poi messi alla stessa inclinazione del tetto, che non è quella ottimale (v. https://www.ilfilo.net/lenergia-piu-democratica-quella-solare/).
Se poi la falda a sud è “prospiciente la pubblica via” che faccio, li metto nella falda a nord, dove non batte il sole? In pratica un pannello solare fotovoltaico (o termico, perché nessuno ne parla?) è equiparato agli atti osceni in luogo pubblico!
Il risultato è che nessuno li metterà perché a conti fatti resta più conveniente comprare l’energia dalla rete, o, alle brutte, mettersi in casa un generatore diesel.
È solo greenwashing.