Giuseppe Langone, una vita per la pittura
BARBERINO DI MUGELLO – La passione per la pittura di Giuseppe Langone è palese, si vede dai suoi occhi, quando racconta come ha iniziato, le tecniche imparate ed i paesaggi visti. “Io non sono un professionista – ci tiene subito a precisare – facevo l’autista di scuolabus, accompagnando i bambini dalle loro abitazioni a scuola e viceversa. I posti in cui mi sono trovato sono stati fonte di ispirazione per me”.
L’amore per la pittura è iniziata fin da bambino quando, da subito, ha mostrato un vero talento per il disegno. “Fino a quando non ho compiuto i 20 anni – racconta Langone – ho continuato a disegnare a lapis, in bianco e nero poi, dentro di me è scoppiato qualcosa, e mi sono buttato nel colore, cominciando dalla tempera per poi passare all’olio….”.
Giuseppe Langone, che ora vive a Galliano di Mugello, ma quei tempi abitava a Rignano sull’Arno, conobbe altri pittori tra cui Osvaldo Curandai, maestro molto apprezzato, tra le personalità artistiche più significative del secondo ‘900, stimato in particolar modo per i suoi paesaggi tanto tradizionali quanto originali. “Ero affascinato – continua l’artista – da quei paesaggi che dipingeva, dal suo stile. Mi ha colpito tutto di lui, dalla tecnica alla scelta dei soggetti”. In seguito la sua cerchia di pittori è aumentata. La mattina guidava il pulmino ed il pomeriggio, dopo il lavoro, raggiungeva gli altri pittori per strappare qualche trucco del mestiere.
“Sono autodidatta – continua – perciò ho dovuto cogliere dove potevo qualche insegnamento. Questo non vuol dire che sia tutto frutto di un chissà quale innato talento, ho studiato, ho comprato libri, provato e riprovato. Con la volontà e la passione sono riuscito a raggiungere un discreto livello, padroneggiando diverse tecniche: dall’acquerello all’acrilico fino all’affresco ed allo ‘strappo’, tecnica che permette di riportare il disegno dal muro alla tela. Adesso la mia tecnica spazia tra lo stile dei Macchiaioli all’impressionismo. Non saprei dire quale delle due mi rappresenta di più, è come se fossi innamorato di entrambe, non riesco a fare a meno di nessuna delle due. Dipende dall’ispirazione”.
Ormai trasferitosi da più di 30 anni nel Mugello, il territorio è divenuto il suo campo d’azione, musa per i suoi dipinti dai colori intensi e vivaci.
“I colori che si trovano qui – spiega Langone – non si trovano da nessun’altra parte. D’inverno ci sono delle tonalità di rosso che trovi solo in questa valle, come dimostrano i quadri di Giotto, ricchi di questo rosso unico al mondo e tanto affascinante”. Molti sono i paesaggi, tanti del territorio ma alcuni che rappresentano viaggi fatti ed i luoghi dell’infanzia. Pochi sono i ritratti, scelti accuratamente tra le persone che più lo hanno ispirato. Per vedere le opere di Giuseppe è possibile visitare la sua mostra aperta fino a sabato 29 aprile presso la biblioteca comunale Ernesto Balducci di Barberino di Mugello, in piazza Cavour.
Irene De Vito
© Il Filo – Idee e Notizie dal Mugello – 28 aprile 2017